Un segnale di speranza arriva da Montefortino, in provincia di Fermo, proprio nella notte di Natale. A due anni dal tragico sisma che ha colpito le regioni del Centro Italia, riapre proprio nella notte del 24 dicembre, il santuario Madonna dell’Ambro. Non una scelta casuale, ma una decisione che racchiude in sé un significato metaforico: «L’evento – ha affermato l’arcivescovo, Mons. Rocco Pennacchio – assume un valore simbolico ancora maggiore nella riapertura di un centro di culto: il simbolo della presenza di Dio in mezzo agli uomini. Il Signore non ha bisogno di chiese per essere presente, ma l’uomo ha bisogno di simboli».
Fermo post terremoto, le parole dell’arcivescovo
Dalle parole dell’arcivescovo si evince la rilevanza dell’evento: «Certamente è la chiesa più importante del territorio. Il santuario per tutta la diocesi e anche per il circondario è un nodo centrale di aggregazione umana, sociale e religiosa che non ha perso neanche in questi due anni la sua funzionalità, ma che certamente in questo momento, grazie al recupero, ritornerà a risplendere». Già ieri, durante una cerimonia, la struttura restaurata è stata consegnata all’arcidiocesi di Fermo, dopo dieci mesi dall’inizio dei lavori. Ma la chiesa mariana non è l’unico pensiero, infatti, continua Mons. Pennacchio: «La nostra preoccupazione e sollecitudine è rivolta anche alle istituzioni perché si possano mettere in sicurezza alcune chiese in queste realtà, in quanto le comunità non possono ancora oggi, dopo più di due anni dal terremoto, essere costrette a dover celebrare un funerale andando in palestra». L’attenzione dell’arcivescovo è rivolta dunque a diversi comuni come Torre San Patrizio, Monte San Pietrangeli ed altri che ancora oggi non possiedono un luogo di culto. A tal proposito, grazie alla Caritas Italiana sarà recuperata una chiesa del paese che diventerà Centro di comunità così come è avvenuto per altre realtà colpite dal terremoto.
Terremoto Centro Italia: la terra continua a tremare
Non bisogna dimenticare, peraltro, che proprio in queste zone, la terra continua a tremare. Solo ieri sera , infatti, una scossa di magnitudo 3.6 è stata avvertita nella zona di Apecchio, in provincia di Pesaro-Urbino e poco fa, alle 12:27, la terra ha tremato a Mercatello sul Metauro, sempre nel pesarese, con magnitudo 2.7.