Tra gli appuntamenti del Festival della Politica, alla sua quarta edizione, è stato presente Alessandro Bergonzoni, con l’incontro L’anima mancante e la fine del mondo (Violenza bella e buona?) alle ore 22.00 dell’11 settembre, in Piazza Ferretto a Mestre. Tantissime persone sono state pronte ad accoglierlo e ad ascoltarlo. Qual è stata l’anima delle sue parole? Proprio l’anima, mancante, però, non soltanto dell’Europa, ma di tutti.
Alessandro Bergonzoni invita a dare dimensioni reali ai problemi, quelle questioni che riguardano l’Io e gli altri, che non vedono soltanto l’Europa come protagonista, ma tutti, globalmente, e ci dice infatti: “ma quale Europa? Il problema è planetario! Bisogna dare dimensioni effettivamente reali ai problemi“. Tra le sue parole incorre in un altro continente e senza nominare esplicitamente Barack Obama, lo fa con velata ironia: “Oggi per evitare un genocidio ha commesso un genio-cidio“.
Bergonzoni, durante L’anima mancante e la fine del mondo (Violenza bella e buona?), cerca di lasciare un messaggio per lo spirito di coscienza, quella che a volte manca e fa sentire l’assenza dell’anima: “Ci vuole coscienza, non comunicazione. Anche la comunicazione, ma da sola non basta.” Mentre lui parla, qualcuno alle spalle dice in dialetto veneziano: “Vara che scarpe che el ga’ ” (Guarda che scarpe che ha). Anche le sue scarpe parlano, indubbiamente, di personalità e di non mancanza.