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Filippo Bisciglia malattia: «Da piccolo non ho camminato per anni, il mio caso è raccontato nei libri di medicina»

I riflettori accesi su Filippo Bisciglia hanno permesso di far emergere delle rivelazioni molto toccanti sul passato del conduttore e sulla sua malattia. Impegnato con grandi riscontri nell’edizione in onda di Temptation Island, l’ex gieffino si è confessato al settimanale “F”, raccontando degli episodi inediti della propria vita privata. Noto al grande pubblico sin dalla sesta edizione del Grande Fratello, dove Filippo riuscì a piazzarsi secondo, il conduttore in realtà era già apparso sul piccolo schermo all’età di 19 anni, nello spot pubblicitario di una nota automobile.

Filippo Bisciglia malattia, infanzia e adolescenza segnate dal dolore

Dal 2006, anno di partecipazione di Filippo al reality, la carriera del quarantaduenne romano non si è più fermata, fino ad arrivare alla conduzione in prima serata del programma di Maria De Filippi, di cui ormai è voce narrante e spalla per i concorrenti sin dalla prima edizione del 2014. Nonostante la presenza ormai più che decennale di Bisciglia in tv, il conduttore – sempre molto discreto e riservato – non si è mai esposto più di tanto sulla propria vita. Le confessioni di Filippo giungono quindi nuove e spiazzanti. «A 15 anni – ha raccontato l’ex gieffino al noto settimanale – ho fatto un incidente in motorino. Sono stato in coma farmacologico e durante quello stato di incoscienza ho visto quella meravigliosa luce bianca che si dice preceda lo stato di morte». Un’esperienza drammatica che costò quasi la vita al bel Filippo.

“Ha sperimentato su di me la cura”, così il conduttore è tornato a camminare

Ma non è tutto: Filippo Bisciglia, infatti, sulle pagine del periodico, affronta anche un altro problema che lo ha colpito da bambino. Una malattia che – per molto tempo – non gli ha permesso di camminare e dalla quale è guarito grazie alla sperimentazione. «Da piccolo ho sofferto per il morbo di Perthes, una malattia che mi ha impedito di camminare per due anni e mezzo». Si tratta, infatti, di una malattia tipica dei bambini che colpisce l’articolazione dell’anca. «Mi ha salvato il dottor Milella: – ha continuato Filippo nell’intervista – ha sperimentato su di me la cura e il mio caso è raccontato nei libri di medicina».  

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