Quando si parla di tasse gli animi si accendono sempre. E’ andata così anche oggi, in diretta Tv. «Sono stufo di balle! Vedete come viene inquinato il dibattito sull’economia?» ha sbottato l’economista della Lega Claudio Borghi ospite di Luca Telese insieme a Carlo Cottarelli su LA7 per parlare di Flat Tax. Il conduttore è dovuto intervenire per fare da paciere tra i due, perché il dibattito stava degenerando in vera e propria rissa verbale. Non è una novità, direte, ma per alcuni dei protagonisti odierni sì: insomma, anche i leghisti, così come gli alleati di governo del M5S dovranno farsene una ragione.
Tornando al litigio di oggi, dopo l’uscita di Borghi, Carlo Cottarelli, in collegamento da un altro studio, ha replicato lamentandosi di non riuscire a parlare. «Per Dio – ha esclamato – non mi lascia neanche parlare, che cavolo!». Questo mentre dall’altra parte, seduto a fianco del conduttore Telese, Claudio Borghi mimava il gesto dell’arrampicata sui vetri. Borghi aveva appena difeso l’idea della Flat Tax, facendo l’esempio della Russia in cui l’introduzione della Flat Tax nel 2001 ha significato un aumento del gettito fiscale del 25%. Questa affermazione aveva provocato la reazione di Cottarelli che ricordava come in quel periodo l’aumento del gettito fosse in gran parte giustificato dalla forte crescita del prezzo del petrolio, da 10 a 60 dollari al barile, avvenuta a partire tra il 1999 e il 2001.
Questa uscita sull’aumento del gettito causato dalla crescita del prezzo del petrolio ha fatto letteralmente andare su tutte le furie Borghi che ha poi mimato l’arrampicata sui vetri di Cottarelli per giustificare, a suo dire, l’affermazione inesatta sull’aumento del gettito. Alla fine Telese riporta la pace in studio, ma certo abbiamo ascoltato un dibattito parecchio confuso sulla Flat Tax, come se non bastasse la confusione già regnante sull’argomento.