Clamoroso flop della rinata Forza Italia alla sua prima prova con le urne, alle elezioni regionali in Sardegna. Il partito di Silvio Berlusconi ha incassato sinora un misero 18,44% quando siamo a 1210 sezioni scrutinate su 1836. Gli azzurri hanno portato alla sconfitta il candidato Ugo Cappellacci, presidente uscente eletto trionfalmente nel 2009 con oltre il 51% dei consensi e cinquecentomila voti, mentre oggi è fermo di poco sopra quota duecentomila.
Una debacle in parte spiegabile con il grande assenteismo dei sardi alle urne: in queste elezioni ha votato soltanto il 52,34% dei sardi, 774.939 cittadini su 1 milione 480.332 aventi diritto. Rispetto alle ultime regionali il calo è addirittura di 15 punti percentuali: nel 2009 l’affluenza fu infatti del 67,58%.
Tuttavia in molti si aspettavano un risultato migliore per gli uomini di Silvio, nonostante Cappellacci. Evidentemente non è riuscito il giochetto di accreditarsi come un partito di opposizione, nonostante il campo libero lasciato dal Movimento 5 Stelle (che non si è presentato alle urne) e dai velleitari tentativi di Mauro Pili e Michela Murgia.
Anche il Partito Democratico non sorride fino in fondo anche se governerà la regione con il professor Francesco Pigliaru che sfiora il 43%, praticamente lo stesso risultato che ottenne Renato Soru nel 2009 perdendo. I democrats sardi incassano per il momento un misero 22%, due punti in meno di quanto raccolto nel 2009 pur con la sconfitta del fondatore di Tiscali.