E’ stata una trovata di marketing di grande successo, quella di presentare una lista chiamata “Forza Evasori – Stato Ladro”, da parte del Movimento Libertario: il simbolo è andato sulle prime pagine di tutti i giornali e il fondatore Leonardo Facco ha ottenuto interviste dal Corriere della Sera, Panorama, primari giornali online e radio nazionali.
Purtroppo la dicitura “Stato Ladro” ha urtato la sensibilità dei funzionari del Ministero dell’Interno, che hanno così impedito alla lista di presentarsi alle elezioni.
Incassata la delusione, i membri del Movimento Libertario hanno confermato la prima assemblea nazionale, a Bologna, per sabato 26 gennaio. All’ordine del giorno, oltre alla definizione delle regole di condotta degli eventuali rappresentanti eletti nelle istituzioni, all’approfondimento del programma (basato sull’abbattimento della pressione fiscale e sulla diminuzione dell’invasività dello stato nell’economia), ci sarà così la discussione su come sostituire l’indigesta, per lo stato, dicitura “Stato Ladro”. Anche perché i numeri che si prefigurano in parlamento, stando ai sondaggi, fanno pensare che le successive elezioni potrebbero non essere così lontane…