L’erba del vicino non è sempre più verde. In questi giorni sono le ferrovie francesi al centro della polemica per via di un errore di progettazione che costerà caro al governo: 2.000 nuovi treni regionali non potranno entrare in circolazione perché sono troppo larghi e non entrano nei binari.
È il settimanale francese “Le Canard Enchainè” a diffondere la notizia, che è stata poi confermata dalle compagnie delle ferrovie francesi SNCF e RFF. L’errore riguarderebbe 159 vagoni Regio 2N del costruttore Bombardier e 182 TER Regiolis di Alstom, costruiti per rafforzare la rete del trasporto regionale. In particolare, sarebbe la compagnia RFF ad aver misurato la larghezza dei binari più recenti, senza considerare il fatto che buona parte delle stazioni francesi è stata costruita almeno mezzo secolo fa.
Non potendo ridurre le misure dei treni, ora sarà necessario lavorare su 1.300 banchine sostenendo un costo di almeno 50 milioni di euro. Stupore e rabbia da parte del sottosegretario ai Trasporti, Frederic Cuviller, che ha parlato di vicenda “comicamente drammatica”. Intanto Ségolène Royal vuole che venga fatta chiarezza per capire chi abbia preso decisioni “così stupide”.
(fonte: La Repubblica; autore dell’immagine principale Stefano Tranchini, da Flickr.com)