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Gabriella Pession malattia: «Un trauma che mi ha gettato nello sconforto più totale»

Sul piccolo schermo Gabriella Pession è la psichiatra Tosca Navarro, primario di un reparto all’avanguardia nella cura di adolescenti con disagi, protagonista della fiction di Canale 5 Oltre la soglia. «Tosca rende unica ogni persona che conosce, non segue protocolli, ma sta attenta all’individuo e al rapporto umano con le persone. Io credo che in un’epoca di social network e perfezione ovunque, Tosca sia un personaggio vero, perché soffre!», ha raccontato a “Verissimo” la popolare attrice, che ha confidato di aver fatto analisi per anni.

Gabriella Pession malattia: «Un trauma che mi ha gettato nello sconforto più totale»

Da Silvia Toffanin Gabriella Pession, famosa per aver recitato in fiction di successo come Capri e Rossella, ha parlato anche di un periodo difficile che l’ha portata all’anoressia: «Una nevrosi legata al controllo, al dover governare le cose per non perderle. Tra i ballerini e i pattinatori è una cosa diffusa. Molte mie amiche si sono ammalate!». In passato, infatti, prima di diventare attrice, la Pession ha praticato per diversi anni a livello agonistico il pattinaggio di figura, che le ha dato l’occasione di viaggiare in tutto il mondo: all’età di 14 anni è andata addirittura a San Pietroburgo, dove si è allenata con Aleksej Mišin. Poi un brutto incidente, una frattura al piede sinistro, che ha segnato la fine della sua carriera da atleta. «Quell’incidente a 15 anni ha distrutto la mia carriera sportiva e ha aperto le porte alla depressione. È stata dura rialzarsi, ma ora posso dire di avercela fatta», ha raccontato tempo fa ad Ok Salute e Benessere Gabriella Pession, che ha poi proseguito: «Ero un’atleta professionista e lo sport era, oltre che la mia passione, anche la mia vita. Allenarsi ad alti livelli comporta una dedizione totale: mi esercitavo ogni giorno per diverse ore e la cerchia di amiche era circoscritta a quella delle mie compagne di ghiaccio. La rottura dei legamenti non ha significato solo non poter più pattinare ma anche cambiare radicalmente la mia esistenza. È stato un vero trauma che mi ha gettato nello sconforto più totale!».

«Pensavo che cambiare aria mi avrebbe fatto bene ma, soprattutto, volevo dimostrare a me stessa che potevo farcela…»

Quello stesso periodo Gabriella Pession ha dovuto sopportare il peso della perdita dell’adorato nonno e la separazione dei genitori. «Nonostante la vicinanza e l’aiuto di mia madre, il crollo emotivo è stato inevitabile. Incontrai in quel periodo una «compagna di viaggio» particolare chiamata depressione, che come tutte le conoscenze sbagliate ti trasforma in una persona che non vorresti essere. Ma se la si affronta può anche essere una preziosa maestra di vita, che ci rende persone più mature e sensibili!», ha spiegato la 42enne, che si era chiusa in se stessa. Poi la svolta: la decisione di trasferirsi a Roma e di dedicarsi alla recitazione: «Iniziai a fare i primi provini. Pensavo che cambiare aria mi avrebbe fatto bene ma, soprattutto, volevo dimostrare a me stessa che potevo farcela. Anche se non ho mai pensato che la recitazione potesse essere il sogno della mia vita, nel giro di pochi mesi mi aggiudicai la parte da protagonista in Ferdinando e Carolina di Lina Wertmuller: il primo film importante che poi ha inaugurato la mia carriera. Ero contenta di quello che mi si proiettava davanti, ma in cuor mio sapevo che fare l’attrice era un ripiego. Per quanto cercassi di mascherare questa sofferenza, il disagio che avevo dentro si rifletteva nel modo in cui mi rapportavo al mondo. Non ero una ragazzina serena!».

«Intrapresi un percorso con un analista che è durato circa dieci anni!»

Per allontanare lo spettro della depressione e rinascere, Gabriella Pession ha iniziato a frequentare sedute di analisi: «Capii qual era la via più giusta: affidarmi a uno specialista che mi aiutasse a capire i miei problemi, ad ascoltarli e dunque a trovare delle risposte. Intrapresi un percorso con un analista che è durato circa dieci anni!». Un’esperienza che le è servita a sconfiggere i mostri del passato. A spazzare via le amarezze c’ha pensato infine l’amore: «Quando pensi che la vita sia stata a volte ingiusta, arriva l’amore a restituirti tutto. Con Giulio e Richard, rispettivamente mio figlio di otto mesi e mio marito, sto rivivendo una seconda adolescenza!». La felicità di Gabriella Pession ha il loro nome.

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