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Genova, al via il progetto “Anche io ho qualcosa da dire!” per un web più sicuro

Rendere la Rete più sicura ed accessibile per tutti, in particolar modo per adolescenti e minori. Questo l’obiettivo principe dell’iniziativa promossa da Telecom Italia che prende il nome di “Anche io ho qualcosa da dire!”, la cui cerimonia di apertura si terrà oggi 14 ottobre alle 15, nella palestra della Scuola Diaz di Genova e che poi sarà ospitata anche a Catanzaro, Bari e Trento.Genova, la Scuola Diaz

Il progetto offrirà, in 5 giorni, 80 incontri in scuole, auditorium, palestre, cinema e sale conferenze, affidandosi a professionisti e addetti ai lavori in campo sociale, psicologico, giuridico, tecnico-informatico, pediatrico e formativo, tutti impegnati ad affrontare il tema della “tutela  dei minori online” al fine di rendere il Web più sicuro.

Presenti oggi a Genova il preside della scuola Alessandro Cavanna, il ‘Mago Zurlì’ Cino Tortorella (che lancerà il progetto di un Premio Nobel per i bambini), il presidente di Unicef Italia Giacomo Guerrerail generale Umberto Rapetto ex comandante del Gat Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Gdf; il luogo dell’incontro non è casuale, rappresenta infatti, nell’immaginario collettivo, il ricordo delle violenze subite da giovani e non in quella terribile notte del 21 luglio 2001, in occasione del G8. “Non una scelta casuale” – spiegano gli organizzatori – “ma ben determinata, ragionata perché la Diaz non costituisca più un doloroso punto di arrivo di una brutta pagina delle cronache”.

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