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Genova, i ristoratori propongono l’abolizione del “coperto”

L’idea parte da Genova, ma è stata già proposta e anticipata dal Comune di Milano che, in vista dell’Expo2015, si dovrà preparare ad accogliere milioni di turisti: eliminare il coperto, quella somma aggiunta sullo scontrino fiscale nei locali che offrono il servizio ai tavoli. Inutile ed esoso, come afferma Giorgio Bove, Presidente Fepag-Ascom: “E’ un balzello che esiste solo in Italia. Cancellarlo sarebbe un segnale concreto in un periodo di difficoltà generale”.Il coperto al ristorante solo in Italia

L’intento è di rivolgere questa proposta a tutto il settore della ristorazione, per dare la prova tangibile di voler tentare di risollevare le sorti dell’economia italiana, fortemente provata. E se gli italiani ormai non vi fanno più caso, gli stranieri – in particolar modo i turisti – proprio non lo tollerano. Il costo aggiuntivo al conto finale in ristorante, in effetti, va ad incidere considerevolmente sul budget a disposizione di una famiglia straniera-tipo che decide di trascorrere le proprie vacanze in Italia, cercando di contenere le spese superflue.

Inoltre, poiché non esiste una normativa specifica che regolamenti questa ‘tassa’ aggiunta al conto per un servizio che nel resto d’Europa sarebbe giudicato fittizio, può capitare che il suo importo vari da 1,50 a  3,00 € a persona. Sulla stessa linea d’onda l’assessore al commercio di Milano Franco D’Alfonso: “Serve più trasparenza. Il turista si deve sedere al tavolo e sapere esattamente  quanto andrà a spendere, senza la sorpresa del coperto”. Che sia questo un input efficace per far ripartire il mercato?

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