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Georgina Smith: ostentava dolore per l’amico morto ma era lei l’assassina

08/03/2014 18:59 - Aggiornamento 08/03/2014 19:02

A Saltcoats, in Scozia, dopo  mesi di indagini serrate sull’efferato omicidio del 30enne Scott Blackwood la verità è venuta a galla: il giovane è stato brutalmente picchiato, pugnalato e ucciso. Poi dato alle fiamme. Colpi in faccia, calci e coltellate che hanno lasciato sul suo corpo ben 72 ferite, secondo quanto ha potuto certificare il medico legale deputato all’orribile compito.Georgina Smith

Gli autori del mostruoso delitto sono stati identificati dalla polizia: Allan Nicol e Thomas Moore, esortati a commettere il crimine dalla 22enne Georgina Smith, loro coetanea e complice. Ciò che più di tutto desta sconcerto è che la giovane ragazza pare fosse amica della vittima. Non solo ha architettato il pestaggio, ma dopo la notizia della morte dell’amico Scott, ha ostentato su Facebook un immenso dolore per la sua perdita: “Riposa in pace Scott. Sei sempre stato un buon amico. Farò di tutto affinché i tuoi assassini paghino e finiscano in carcere. Ti ho sempre voluto bene e sempre te ne vorrò”.

Messaggi carichi di menzogna, certamente finalizzati ad allontanare ogni sospetto su di lei. Cinismo e crudeltà allo stato puro. I tre assassini tuttavia non l’hanno fatta franca e a niente sono valsi i tentativi di Georgina di sviare le indagini: lei e i suoi complici saranno presto giudicati con l’accusa di omicidio colposo.