Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa dell’imprenditore bresciano Mario Bozzoli. La Procura sta indagando per omicidio e distruzione di cadavere, ma si tratta solo di un’ipotesi non suffragata da alcun elemento oggettivo, giacché rilievi ed indagini serrate all’interno della fonderia Bozzoli di Marcheno non hanno ancora prodotto indizi utili per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Cosa è successo la sera dell’8 ottobre in quella fabbrica? Mario Bozzoli alle 19.15 telefona alla moglie per dirle che di lì a poco sarebbe rincasato; Giuseppe Ghiardini, uno dei 4 operai presenti in ditta quella sera e trovato senza vita alcuni giorni dopo, sarebbe dovuto stare al lavoro fino alle 22, invece si trattenne fino alle 23.30. Perché?
Misteri che ad oggi paiono irrisolvibili. Intanto ieri sera la moglie di Bozzoli, Irene Zubani, è stata convocata in Procura per essere ascoltata dal sostituto procuratore Alberto Rossi. La donna, che si è presentata senza avvocato, vi è rimasta per tre ore ed è stata ascoltata come persona informata sui fatti. Secondo le indiscrezioni la signora Bozzoli avrebbe riferito del clima che si respirava i fonderia e dei difficili rapporti tra il coniuge ed il fratello Adelio e i nipoti Alex e Giacomo, come già dichiarato agli inquirenti la mattina del 9 ottobre, al momento della denuncia di scomparsa del marito.