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Giallo ossa Nunziatura, la sorella di Mirella Gregori: «Vogliamo chiarezza, la nostra genetista forense farà esami paralleli»

30/11/2018 09:22 - Aggiornamento 30/11/2018 16:10

Ossa alla Nunziatura ultime news: i resti ossei rinvenuti un mese fa nel locale di via Po in ristrutturazione, di proprietà del Vaticano, secondo i primi esami scientifici avrebbero una datazione antecedente al 1964 e sarebbero riconducibili allo scheletro di un uomo. Escluso quindi il collegamento con i casi delle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori del 1983. Tuttavia in attesa di ulteriori analisi, sulla vicenda restano ancora dubbi. Si è discusso del caso a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus.

Maria Antonietta Gregori, la sorella di una delle due ragazze sparite 35 anni fa, ha dichiarato al riguardo: “La notizia del ritrovamento delle ossa la appresi da alcuni giornalisti che mi scrissero dei messaggi sul cellulare. Purtroppo le notizie che potrebbero riguardare mia sorella le apprendiamo sempre da altre persone e mai dagli inquirenti. Mi ha stupito molto anche il fatto dell’immediato abbinamento di quei resti con Mirella ed Emanuela Orlandi. Mi sono chiesta, perché? Chi ha detto questo? Come hanno fatto a tirare fuori i nomi di Mirella ed Emanuela? Per quale motivo? Comunque, noi aspettiamo sempre l’esito definitivo delle analisi sulle ossa visto che lo stesso professor Arcudi consulente del Vaticano continua a usare il condizionale in merito ai primi accertamenti. Solo l’esame del dna può darci delle certezze“.

La famiglia Gregori, comprensibilmente, conserva ancora molti dubbi in merito ed ha quindi deciso di fare effettuare altre analisi in parallelo “dalla nostra genetista Marina Baldi. Vogliamo che le cose siano fatte bene, alla luce del sole, senza altri depistaggi o insabbiamenti. Come famiglie coinvolte abbiamo bisogno di pace dopo 35 anni, non è possibile andare avanti così. Io in tutti questi anni ho sempre pensato e sperato che mia sorella fosse ancora viva, non so dove si trovi ma dentro di me sento che è viva; però, se quelle ossa dovessero essere di Mirella, allora dopo tanta sofferenza metteremmo la parola fine a questa terribile storia che dura da 35 anni e soprattutto finalmente si aprirebbe un’indagine per arrivare alla verità”. Maria Antonietta è positiva: “La cosa che mi fa ben sperare è l’apertura nuova del Vaticano e della Procura nei confronti del caso della scomparsa di mia sorella e di quella di Emanuela Orlandi. Visto che in passato indagini vere e proprie sulla scomparsa di Mirella non sono mai state fatte, a causa, lo ripeto, di depistaggi, insabbiamenti e false piste. Speriamo si possa arrivare presto alla verità”.

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