Giallo a Villa d’Almè, in provincia di Bergamo. Nella serata di ieri, mercoledì 17 gennaio 2018, una giovane ragazza di 21 anni, Alessandra Cornago, studentessa universitaria, ha perso la vita colpita da un proiettile esploso dalla pistola che il fidanzato Denis Zeni, suo coetaneo ed ex guardia giurata, deteneva ancora legalmente. Stando a quanto riportato da Il Giorno, è questa la prima ipotesi formulata dai carabinieri di Bergamo e di Zogno intervenuti nella serata di mercoledì 17 gennaio a Villa d’Almè.
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Villa d’Almè, parte un colpo dalla pistola: vigilante uccide la fidanzata
Dai primi riscontri una fatalità. La vittima aveva 21 anni
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Giallo a Villa d’Almè: Alessandra morta per una fatalità
Secondo quanto riportato da BergamoNews e come ricostruito dagli inquirenti tutto sarebbe successo all’improvviso poco dopo le 19, nell’appartamento all’ultimo piano di una palazzina al civico 9 di via dei Mille; in quel momento in casa c’era anche la mamma del ragazzo, che lavora in un’impresa di pulizie, mentre il padre, un ex carabiniere in pensione, è rientrato a casa immediatamente dopo essere stato avvisato dell’accaduto. Secondo una prima ricostruzione i due fidanzati si trovavano in camera, di fronte al pc, in attesa della cena: Alessandra avrebbe trovato in un cassetto la pistola del ragazzo e nel porgergliela per trovarle un’altra sistemazione sarebbe partito, da distanza molto ravvicinata, il colpo fatale.
Le prime immagini dell’omicidio di Villa d’Almè https://t.co/qTukC7rv5t
— Corriere.it Bergamo (@corrierebergamo) 17 gennaio 2018
Giallo a Villa d’Almè, i dubbi degli inquirenti sulla versione del ragazzo
Gli inquirenti, dopo un lungo interrogatorio e la ricostruzione di quanto accaduto, stanno cercando di risolvere alcuni quesiti. Anzitutto, i carabinieri vogliono capire perché l’arma avesse un colpo in canna, non avesse alcun dispositivo di sicurezza inserito e il perchè il ragazzo, per pochi mesi guardia particolare giurata per la Fidelitas, detenesse ancora la pistola.