Tredici Pietro, nome d’arte del figlio di Gianni Morandi, ha confessato sulle pagine di Vanity Fair cosa significhi avere un padre così ‘ingombrante’. Trapper ventiduenne dalla carriera ormai avviata, Pietro ha “fatto i conti” con il papà, ma in passato ha sofferto molto questa presenza così forte nella sua vita. I quasi quattro milioni di visualizzazioni su Youtube confermano il valore di Pietro oltre ogni ‘raccomandazione’, e lo stesso Pietro tiene a discostarsi dal mito che è Gianni Morandi. “Chi mi chiede di duettare con lui non ha capito niente”, dice il ragazzo sottolineando la diversità di mondi e personalità.
Tredici Pietro, il figlio di Morandi confessa: “Non sono una vittima ma…”
“Ho sempre vissuto la dimensione musicale di mio padre come qualcosa da cui discostarmi. – confessa Pietro Morandi – Essere figlio d’arte porta più vantaggi che problemi. Non sono una vittima, ma la continua presenza del padre nella tua vita, emotivamente, è un peso”. Così gravoso per un ragazzino da spingerlo a necessitare di un sostegno: “Da adolescente sono stato da uno psicologo per un paio di anni, – rivela il trapper – ero in confusione. Grazie alla terapia stavo meglio, avevo trovato qualche certezza. Dovrei tornarci. Molti figli di…scappano dai padri ingombranti, vivono con la voglia di sconfiggerli, io invece con il mio ci ho fatto i conti”. Anche economici, a quanto pare.
Gianni Morandi, figlio Pietro: “Non voglio soldi, così sto in pace con me stesso”
“Vivo con i miei in una villa ma non voglio soldi. – continua Pietro che spiega – Per il primo video ho speso 200 euro di tasca mia. Divido una Fiat con mia madre e non voglio regali. Così riesco a stare in pace con me stesso. Da ragazzino non gli ho mai parlato della mia passione per il web, perché mi disincentivava, poi ha ascoltato un mio pezzo e ha detto che era bello e ora tiene il conto delle visualizzazioni su Youtube”. Con naturale schiettezza, poi, Pietro lancia una frecciatina alla giornalista: “So che in questa intervista nel titolo o nel sottotitolo ci sarà scritto Gianni Morandi e questo non mi fa felice. Ma mi sono scelto questo mestiere e sono pronto ad accettare il pregiudizio”.
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