Un Italiano nominato “Giusto tra le nazioni”. Stiamo parlando del grande Gino Bartali, campione mondiale di ciclismo. Nel giorno del memoriale della Shoah di Gerusalemme è stato nominato Giusto tra le nazioni campione dallo Yad Vashem. Il riconosciuto per il suo impegno come corriere dei partigiani durante l’occupazione tedesca, dove il ciclista nascondeva i documenti falsi per gli ebrei nella canna e nel sellino della sua bicicletta, hanno reso grande il suo nome e l’Italia intera.
Questo termine, “Giusto tra le nazioni”, indica i non-ebrei che si sono distinti per il loro eroismo nell’aiutare le vittime dell’Olocausto, e Bartali è stato uno di questi. Nato a Firenze nel 1914, era molto cattolico, nel settembre del 1943 fu fondamentale nel salvare gli ebrei attraverso la rete creata da Dalla Costa, l’arcivescovo di Firenze a cui Bartali era molto legato.
Sul sito del memoriale ebreo, si legge come Bartali sia stato un fondamentale riferimento e che ha agito “come corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Il campione conosceva benissimo i rischi che andava incontro, nonostante questo ha continuato a trasferire falsi documenti a vari contatti e tra questi il rabbino Cassuto. ll periodo in cui lavorò più intensamente per mettere in salvo gli ebrei è tra il settembre 1943 e il giugno 1944.
Tanta felicità, ma nello stesso momento molta nostalgia, i sentimenti della moglie del campione e del figlio Andrea che afferma: “E’ una cosa magnifica aspettavamo questa notizia già da qualche tempo, soprattutto dopo che un mese fa hanno fatto giusto tra le nazioni il cardinale Elia Dalla Costa”. E continua : “Saperlo proprio oggi quando qui a Firenze sono iniziati i Mondiali di ciclismo ha un significato enorme”.