Giorgio Tirabassi, che era stato ricoverato venerdì scorso all’ospedale di Avezzano per un infarto, è stato dimesso ieri sera, mercoledì 6 novembre 2019, “in ottime condizioni cliniche”. Così si legge sull’ultimo bollettino medico. Secondo quanto riportato dal’Ansa, al momento di lasciare la clinica, l’attore ha ringraziato l’équipe medica del reparto di cardiologia-Utic-emodinamica. A dirigere l’intero staff (composto da Sabrina Bencivenga, Elvasio Berardini, Michele Carrozza, Cristiana Ippoliti, Valerio Lucci, Romina Murzilli, Lazzaro Paraggio, Elisa Salustri e Flavio Tiburzi) il dottor Giuliano Valentini.
Giorgio Tirabassi dimesso dall’ospedale dopo l’infarto: come sta oggi
Il popolare interprete, famoso per fiction di successo come I Liceali e Distretto di Polizia, ha voluto poi ringraziare tutti gli altri operatori sanitari che l’hanno assistito: infermieri e personale ausiliario. Il direttore dell’ospedale, dott.ssa Lora Cipollone, dal momento dell’arrivo in ospedale di Tirabassi fino alle sue dimissioni, ha coordinato tutte le fasi e garantito la privacy al noto degente.
Grande paura per il popolare attore
Buone notizie per i familiari, amici e fan dell’attore. “Tirabassi è stato sottoposto stamane a controllo coronarografico della coronaria sinistra che ha dimostrato un buon risultato della recente angioplastica”, si leggeva nel bollettino del dottor Giuliano Valentini, il chirurgo che l’ha operato. L’attore si era sentito male il 1 novembre del 2019. Il 59enne si trovava a Civitella Alfedena, in provincia dell’Aquila, per presentare il suo primo film da regista, intitolato Il grande salto, quando ha accusato un dolore al petto. Accasciatosi per terra davanti ai presenti, l’attore è stato condotto in ospedale, dove le sue condizioni sono apparse serie sin da subito. A rassicurare i fan, a poche ore dall’infarto, è stato lo stesso attore, sinceramente colpito dall’affetto del suo pubblico: «Amici e conoscenti voglio tranquillizzare tutti. Sto bene e in buone mani», questo il messaggio sul suo profilo social.
