Restano gravi le condizioni di Simona Dall’Acqua, la donna di 49 anni originaria di Milano finita sotto a un treno assieme ai suoi due bambini ieri a Brancaleone Marina, in Calabria. Giulia, 6 anni, e Lorenzo, 12 anni, purtroppo non ce l’hanno fatta. Non è chiaro però se ci sia solo l’imprudenza all’origine del terribile incidente che ha spezzato due giovani vite. La donna e i due bambini erano infatti nei pressi dei binari, forse con l’intenzione di attraversarli, invece di utilizzare il sottopasso presente a qualche centinaio di metri di distanza dal punto in cui è avvenuto l’incidente. “C’e’ qualche sottopasso ferroviario lungo la costa ionica calabrese, ma in pochi se ne servono, preferendo attraversare l’unico binario per guadagnare tempo e raggiungere così la spiaggia”, scrivono i colleghi del quotidiano calabrese Zoom24.it
Simona e i due figli erano in vacanza a Brancaleone con il papà, originario della Locride. Con loro anche l’altra figlia 16enne, avuta dal precedente matrimonio della donna. I tre sono stati investiti dal treno regionale Catanzaro Lido-Reggio Calabria poco prima delle 15,30. I bambini sono morti sul colpo, la donna è invece ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale di Reggio Calabria. Vittime dell’imprudenza o di una tragica circostanza? Come scritto dai media locali lungo la linea ferroviaria ionica, che tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria corre proprio lungo il mare, ci sono numerosi sottopassi da utilizzare per raggiungere la spiaggia. Ma molti per risparmiare tempo attraversano i binari, “tanto passano pochi treni”, ci dice racconta un ragazzo di Bova.
Ieri uno di questi “pochi” treni si è materializzato proprio mentre attraversavano i piccoli Giulia e Lorenzo, travolgendoli assieme alla madre. Il macchinista del treno, vedendoli sul binario, ha tentato di arrestare la corsa del convoglio che aveva a bordo una trentina di passeggeri ma non ce l’ha fatta, troppo poco lo spazio disponibile. La dinamica dei fatti non è comunque ancora chiara. Secondo alcuni testimoni la bambina sarebbe scappata lungo il binario costringendo la mamma e il fratello a inseguirla, di qui l’attraversamento dei binari, a questo punto non volontario, e il tragico investimento. Il compagno, infatti, stava parcheggiando l’auto e si è accorto di tutto a tragedia avvenuta, attivando subito i soccorsi. Sull’accaduto la Procura di Locri ha aperto un’inchiesta, coordinata dal pm Michele Permunian. Il treno regionale che ha investito Simona Dall’Acqua ed i due figli è stato posto sotto sequestro. Il padre delle due vittime, così come il macchinista del treno sono stati ascoltati nella serata di ieri dal magistrato titolare dell’inchiesta. Ma solo la donna potrà raccontare agli inquirenti come sono andate davvero le cose.
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