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Giuseppe Balboni trovato morto nel pozzo: gli ha sparato un amico

26/09/2018 08:55 - Aggiornamento 26/09/2018 10:16

Aggiornamento ore 10:15 – l pm della Procura per i minorenni di Bologna ha contestato al sedicenne fermato martedì per l’omicidio del coetaneo Giuseppe Balboni l’aggravante dei futili motivi e l’occultamento di cadavere e ha chiesto la custodia cautelare in carcere, in vista dell’udienza di convalida del fermo. Secondo la ricostruzione, il delitto sarebbe avvenuto il giorno della scomparsa al culmine di una discussione per un piccolo debito di droga.

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Giuseppe Balboni era scomparso da lunedì 17 settembre, ieri pomeriggio la terribile svolta. Il ragazzo è stato infatti trovato morto in un pozzo a Castello di Serravalle, in provincia di Bologna, in località Tiola. Il 16enne, residente a Ciano di Zocca, nel Modenese, è stato ucciso da un coetaneo.

Si tratta di un minorenne, amico della vittima; ha confessato l’omicidio ed è stato sottoposto a un provvedimento di fermo. AL momento non è stato ancora chiarito con certezza il movente dell’omicidio, nemmeno dopo l’interrogatorio del ragazzo. Per sparargli il giovane accusato del delitto avrebbe utilizzato la pistola del padre legalmente detenuta. Il cadavere del povero Giuseppe è stato trovato in fondo a un pozzo profondo circa tre metri, e vista la sa apertura molto piccola, il recupero della salma è stato molto difficile. Il luogo del ritrovamento un’area sulle colline quasi al confine tra le province di Bologna e Modena.

I vigili del fuoco sono intervenuti anche con i sommozzatori, il corpo del giovane è stato portato via attorno alle 16.30 di ieri 25 settembre. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura per i minori di Bologna che si sta occupando del caso, stanno sentendo in queste ore amici e conoscenti dei due ragazzini. , hanno sentito diversi minorenni, conoscenti e amici di Giuseppe Balboni. Nella zona del ritrovamento del cadavere, erano stati già trovati prima lo scooter e poi la giacca e il portafoglio della vittima. A Tiola l’ultima cella telefonica agganciata dal telefono del ragazzo, in una località fatta di case isolate e abbandonate, presunto luogo di incontri dei due sedicenni proprio la mattina del giorno in cui poi è scomparso Giuseppe. Lo scooter,un Malagauti Phantom F12 di colore rosso, coperto da uno strato di foglie secche come se qualcuno avesse cercato di nasconderlo affinché fosse meno visibile all’occhio. Familiari e amici della vittima sono sconvolti.

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