Di lui sappiamo che è uno stimato professore di diritto all’Università di Firenze e alla LUISS di Roma. Che arriva da un piccolo paese della provincia di Foggia. Che quando si è iscritto al Movimento 5 Stelle ha inviato un curriculum di diciotto pagine. Di Giuseppe Conte, quasi sicuramente il prossimo Presidente del Consiglio, sappiamo poco altro. Un perfetto sconosciuto sta per varcare la porta di Palazzo Chigi, sempre che il Presidente della Repubblica Mattarella non decida diversamente. E’ un bene o un male? Chi è Giuseppe Conte e quale sarà il suo vero ruolo?
Una “testa di legno” a Palazzo Chigi
Sono interrogativi che siamo sicuri frullano in testa in queste ore a moltissimi italiani, non certo solo a chi segue la politica da giornalista. Sarà in grado Giuseppe Conte di rivestire il ruolo di Presidente del Consiglio pur non avendo alcuna esperienza politica, nemmeno come consigliere comunale? Stiamo parlando di un giurista, peraltro componente del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa. Giuseppe Conte è quindi – teoricamente – preparato al ruolo che rivestirà. Sì, ma la teoria, a Palazzo Chigi con questo governo e questo programma servirà ben poco. L’idea che ci siamo fatti è che Giuseppe Conte, persona sicuramente degna e dall’ottimo eloquio, sia (senza offesa, ci mancherebbe…) una specie di “testa di legno”, un notaio messo sulla poltrona di premier dai due veri leader del nascente governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Il ruolo del Quirinale
Ma il Quirinale è disposto ad accettare che a Palazzo Chigi sulla poltrona più importante sieda un prestanome? Se conosciamo un po’ Sergio Mattarella, no. Sicuramente Giuseppe Conte riceverà l’incarico di formare il nuovo governo, come indicato dalle forze politiche che lo sosterranno. Ma Conte riceverà dal Capo dello Stato un richiamo forte, alle prerogative della carica che andrà a ricoprire. Siamo altrettanto certi che Giuseppe Conte, da fine giurista quale pare essere, sarà rispettoso del ruolo che gli sarà affidato. E che, nonostante gli estremismi pentastellati, sarà in grado di conservare quell’indipendenza di cui il ruolo di Premier non può in nessun modo fare a meno. Avremo un Presidente del Consiglio degno di tale nome? Anche se è un perfetto sconosciuto, ci auguriamo di sì.