Primo tra tutti potrebbe essere biancaneve, “snow white” che secondo Mitchell potrebbe essere attribuito proprio alla celebre polvere bianca dagli effetti stupefacenti.
Ecco i riferimenti, secondo il ricercatore, di tutti e sette i nani:
Cucciolo (in inglese “Doopey”, sfatto) Ovvero la prima sensazione provata con l’uso di cocaina, spossatezza fisica e psichica.
Brontolo (in inglese “Grumpy”, irritabile) Il tipico sintomo dell’astinenza. Irritabilità e fastidio cosmico.
Gongolo (in inglese “Happy”, allegro) Lo stato di gioia euforica tipiche delle prime sniffate.
Eolo (in inglese “Sneezy”, che fa starnuti) Naso che cola e i fastidi alla gola, tipici sintomi di chi assume questa droga.
Mammolo (in inglese “Bashful”, schivo) Il senso di disagio sociale che proviene dall’uso costante di coca. Quando non si è fatti si evitano i rapporti umani
Dotto (in inglese “Doc”, dottore) Tra le sensazioni di euforia anche la saccenza, la volontà di emergere dicendo la propria.
Pisolo (in inglese “Sleepy”, assonnato) Stanchezza e dolori diffusi, ultimo stadio del tossicodipendente da coca.
Di certo non racconteremo queste cose ai nostri figli e nipoti, ma bisogna riconoscere che il dottor Mitchell Stephens di fantasia ed originalità ne ha da vendere.