«I numeri non tornano, vogliono fare un altro bonus Renzi che è poco più di un’elemosina». A parlare della prossima manovra del Governo Conte bis è Massimo Bitonci, esponente della Lega ed ex Sottosegretario al Mef. Intervenuto ai microfoni dell’emittente universitaria Radio Cusano Campus, Bitonci ha affrontato i temi economici del momento e poi non ha risparmiato una battuta al vetriolo al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, reo di aver attaccato Matteo Salvini con l’ormai nota vicenda del “conto del Papeete”.
Governo Conte bis manovra: la guerra ai contanti
Bitonci è intervenuto anche su tema degli incentivi alla moneta elettronica e la possibile tassazione sul contante. «Col nostro governo – ha detto il leghista – eravamo arrivati a definire un protocollo d’intesa con le banche per tagliare le commissioni. Il tema non è tassare il contante, i depositi, i prelievi, il tema è trovare una soluzione per i commercianti, per eliminare le commissioni bancarie sui pagamenti elettronici. La proposta che viene da questo governo è assurda. Se facciamo l’esempio dei distributori di carburante, il problema non è chi viene a fare il pieno di benzina e paga col bancomat, il problema è chi viene a fare rifornimento di 5 euro e in quel caso il costo di commissione mangia tutto il guadagno dell’esercente. Il governo farebbe una tax expenditure, taglierebbe le detrazioni e deduzioni per chi paga in contanti. Pensiamo che la limitazione del contante sia un errore perché va a toccare la libertà del cittadino di pagare come vuole».
>> I sondaggi politici del momento
Su Gualtieri e il “conto del Papeete”
Il ministro dell’Economia Gualtieri ha detto: ‘Abbiamo il conto del Papeete che ci è stato lasciato da pagare’. «Sul ministro dell’economia se ne potrebbero dire a iosa, da Bella Ciao alle canzoncine – afferma Bitonci – La vita privata di una persona è la vita privata. Se uno vuole andare in spiaggia va in spiaggia, se vuole strimpellare Bella ciao in pubblico può farlo. Il ministro dovrebbe guardare i risultati di Salvini come ministro dell’interno. Da quando c’è questo accordo di Malta sono aumentati gli sbarchi».
Poi una stoccata sulla richiesta di flessibilità alla Commissione Europea: «Quelli che adesso chiedono all’UE la flessibilità – ha detto Bitonci – erano quelli che fino a qualche mese fa dicevano che non bisognava avere flessibilità per la manovra economica. Gualtieri, che è un professore di storia, ma fa il ministro dell’economia e non ha esperienza né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista lavorativo in campo economico, è un ministro molto politico. I numeri non tornano. Non ci sarebbe una sterilizzazione concreta dell’Iva, ma solo per alcune categorie di beni, che sono beni di prima necessità».
«Vogliono una replica del bonus Renzi»
«Fino a poco tempo fa il PD diceva che bisognava stare sull’1,6%, adesso si parla già di 2,4%. In Europa continuano a ripetere che questa percentuale sia alta, ma io penso che otterranno una certa flessibilità vista questa fratellanza che si è creata in Europa, visto che PD e M5S sono stati fondamentali per l’elezione della Von Der Leyen». Continuando a parlare della manovra e dei conti che non tornano, l’ex sottosegretario al Mef ha aggiunto: «Se fanno un’altra operazione tipo gli 80 euro di Renzi, vuol dire favorire solo una parte della popolazione e non fare un intervento per tutti come volevamo fare noi con la flat tax. Cuneo fiscale? Bisogna vedere quello che riescono a fare. Non hanno chiarito se parlano di taglio dei contributi o di una mera diminuzione di una parte di tassazione solo per alcune categorie. Se lo faranno come credo, sarà qualcosa in più di un’elemosina. E’ una replica del bonus Renzi».