È ancora Luigi Di Maio a prendere parola in un periodo di stallo politico: la formazione del Governo 2018 sembra ormai molto difficile e la strada più percorribile, al momento, è il ritorno al voto. Deciderà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma al momento il capo politico del Movimento 5 Stelle non ha dubbi. Se il Paese non ha ancora un governo e se i partiti si sono impantanati, la colpa non è certo di Silvio Berlusconi. Luigi Di Maio solleva a sorpresa il leader di Forza Italia dalla responsabilità dell’impasse politica a oltre due mesi dal voto . “Se siamo arrivati fin qui è perché ci sono dei responsabili – ha dichiarato in Transatlantico – e se dovessi fare una graduatoria delle responsabilità di questo blocco e del ritorno al voto, in cima sicuramente c’è Salvini, che ha scelto Berlusconi al cambiamento”.
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Di Maio fa i nomi dei colpevoli: ecco perché c’è lo stallo politico
“Poi dopo – ha detto ancora Di Maio continuando a stilare la sua classifica – c’è Renzi che ha ingannato il suo partito e l’opinione pubblica, prima con la possibilità di un’apertura e poi ha fatto saltare tutto. Il Pd è andato da Fico a dire che c’era un dialogo senza aver consultato tutti e poi Martina che si è piegato ai diktat renziani, e in fondo c’è Berlusconi”. Secondo Luigi Di Maio: “Tutte queste persone potevano decidere di andare in una direzione o in un’altra invece sia Renzi, sia Salvini e di riflesso Martina hanno deciso di restare legati a Berlusconi. Facciano le loro scelte io sono sempre stato onesto, con Berlusconi ci siamo sempre detti pubblicamente cosa pensavamo uno dell’altro io – ha ricordato – sono stato anche invitato a pulire qualcosa a Mediaset…”.
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— diMartedì (@diMartedi) 8 maggio 2018
Di Maio e la Legge Tremaglia: “Noi siamo in campagna elettorale”
“Stamattina c’è la nostra riunione per la raccolta fondi – ha spiegato Luigi Di Maio ai giornalisti in Transatlantico – domani sono in partenza, siamo già in campagna elettorale. Se ci dovessero essere novità – ha detto poi riguardo alle parole di Salvini – bisogna innanzitutto informare il Quirinale, perché abbiamo già attentato troppo alla pazienza del Presidente della Repubblica, altrimenti si torna al voto”, ribadisce il capo politico dei 5 Stelle tornando sull’ipotesi di modificare “la legge Tremaglia, così andiamo alle urne prima senza attendere il 22 luglio”.
Governo, Luigi Di Maio: “Con Pd non voglio mai più avere nulla a che fare. Ha fatto il doppio gioco”
Video credit: Il fatto quotidiano. pic.twitter.com/QvwUioBAnL— Dalila Nesci (@DalilaNesci) 9 maggio 2018