Si lavora senza fermarsi un attimo: il Movimento 5 Stelle e la Lega, rispettivamente con Luigi Di Maio e Matteo Salvini, credono sia possibile raggiungere un accordo. La trattativa non è semplice, anzi è lunga e tortuosa e per questo il weekend sarà dedicato esclusivamente agli incontri che saranno “segreti” e lontani da occhi indiscreti. L’obiettivo è quello di raggiungere un compromesso così da poter dare all’Italia un nuovo esecutivo dopo oltre sessanta giorni di stallo politico in seguito alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Ma chi sarà il Presidente del Consiglio?
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Trattativa Lega – Movimento 5 Stelle: toto-ministri e toto-programma
Tre giorni per arrivare a un compromesso: questo l’obiettivo di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Per mettere un punto alla trattativa. Per far nascere il governo a trazione Lega-Movimento Cinque Stelle. Il leader del Carroccio e del Movimento 5 Stelle su tutto: dai ministri al programma. E per il premier ormai la strada imboccata è quella di un “nome terzo”. Il cantiere della trattativa è denso di appuntamenti, non solo tra i due leader. Che si incontreranno oggi in una “località segreta”, secondo quanto riportato da La Repubblica. E replicheranno domani, mentre domenica i due leader comunicheranno il nome del “prescelto” al Quirinale.
Il presidente @berlusconi, con un gesto di responsabilità, ha anteposto gli interessi degli italiani a quelli del suo partito. Da oggi non ci sono più alibi, se non nascerà un governo sono chiare le responsabilità. pic.twitter.com/WBF1Z0fCTW
— Mariastella Gelmini (@msgelmini) 10 maggio 2018
Trattativa Lega – Movimento 5 Stelle: l’opposizione PD
Lunedì l’incarico secco, entro la settimana il giuramento dei ministri. “Saranno meno di 20”, dice Vincenzo Spadafora, che i Cinque Stelle hanno incaricato per le relazioni istituzionali. E intanto arrivano già le prime richieste di “metodo” dall’opposizione. Per il segretario del Pd, Maurizio Martina, “le commissioni Copasir e Rai devono andare all’opposizione perchè sono di garanzia e di controllo. E’ sempre stato così”.
Un governo populista e sovranista è il frutto avvelenato di un voto populista e sovranista. Il @pdnetwork difenderà senza sconti, in aula e nel Paese, i valori della democrazia rappresentativa, dell’inclusione, dell’apertura, dell’Europa, della scienza e dello Stato di diritto.
— Ivan Scalfarotto ?? (@ivanscalfarotto) 9 maggio 2018