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Governo Pd-M5s, ultimo giorno di trattative: Conte bis no, ma Conte 2.0 forse…

26/08/2019 10:59

Potrebbe essere la giornata decisiva per un ipotetico governo Pd-M5s, quella di oggi, lunedì 26 agosto 2019. La scadenza imposta dal presidente Mattarella costringe i partiti a trovare una soluzione e a concludere le trattative, risolvendo anche quella che sembra risultare la questione più spinosa: il nodo premier. Mentre il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, chiede “discontinuità di nomi”, fa anche sapere: “Noi siamo pronti a fare la nostra parte per un governo nuovo e di svolta, anzi la stiamo facendo mettendo a disposizione le nostre idee. Ma occorre un confronto, non siamo disponibili ad essere presi in giro o solo ad accettare diktat o niet via Twitter. Non è così che si governa un grande Paese”.

Governo Pd-M5s, non un ripiego ma una soluzione

E intanto, mentre si aspetta di capire se sarà possibile trovare un’alternativa al ritorno alle urne a novembre, il governo Pd- M5s – fino a qualche settimana fa assolutamente impensabile – sta pian piano facendosi strada. E pare addirittura aprirsi uno spiraglio sulla possibilità che Zingaretti possa mandar giù un secondo governo ‘firmato’ Conte. Con una precisazione, sottolineano dal Pd: “Conte bis è difficile, Conte 2.0 sarebbe tutta un’altra cosa”. Dunque, va bene accettare il premier ma a condizione che si formi una squadra di governo in cui il Pd trovi una giusta rappresentazione. È, inoltre, assolutamente fondamentale che gli elettori capiscano che il governo giallorosso non è un ripiego del saltato gialloverde, ma una vera e propria svolta.

E intanto all’interno dei partiti…

“Discontinuità evidente” su programma e ministeri: questo il presupposto imprescindibile per il Partito Democratico, che intende – dunque – rivedere le poltrone. E malgrado Di Maio, unico contrario, rischi realmente il proprio posto, il M5s sembrerebbe essere d’accordo. Ma intanto, iniziano a manifestarsi le prime spaccature di partito: “Nel caso di accordo con la Lega – tuona il senatore pentastellato, Gianluigi Paragone – resto nel gruppo parlamentare M5s. Nel caso di un accordo con il Partito democratico vediamo. Lo voglio vedere questo governo”.

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