Meno male che c’è Samba a mettere un po’ di allegria nella casa del Grande Fratello 13. E’ ormai iniziato il conto alla rovescia e tra complotti veri o presunti e concorrenti che hanno finalmente deciso di tirare giù la maschera del perbenismo e dire finalmente la loro, l’aria si sta facendo alquanto tesa. A mitigare gli animi ci ha pensato il buon senegalese, che questa mattina ha messo sù un siparietto comico davvero simpatico ed ha proposto delle lezioni di ballo imperdibili.
Samba si è presentato ai suoi compagni in una mise esilarante, con tanto di seno prorompente che ha fatto letteralmente impazzire tutti, e forse ha fatto per un attimo dimenticare molte delle incomprensioni che stanno venendo fuori in questi giorni. Il concorrente senegalese si è poi proposto anche come istruttore di balli africani per movimentare un po’ le giornate, incontrando il favore di un’entusiasta Angela. Così Samba sembra un po’ riscattarsi da una settimana davvero turbolenta per lui, fatta di accuse e provocazioni che lo vogliono fautore di un vero e proprio complotto con l’amico Giovanni ai danni dei suoi coinquilini. Dopo le polemiche di Giada, la sorella di Mia Cellini, che ha accusato gli autori di pilotare il reality, ci ha pensato Valentina Acciardi, altra grande esclusa dal programma, a scagliarsi questa volta contro il compagno senegalese. Per l’ex gieffina, Samba avrebbe architettato un sistema, appoggiato da un complice Giovanni, per guidare le nomination a loro piacimento. Una dichiarazione molto forte, aggravata da una frase sibillina del concorrente senegalese che ha seminato sospetti nel popolo della rete: “Valentina, tu non sai chi mi ha portato qui…“.
Samba e Giovanni sono ormai nell’occhio del ciclone e sono del tutto ignari di ciò che ormai si vocifera alle loro spalle, dallo stesso Roberto che ha confessato ad Angela le sue perplessità sull’atteggiamento del veronese ad Andrea Cerioli, altro escluso dalla casa, che dal suo profilo Facebook ha solidarizzato con Valentina e ha accusato senza mezzi termini i due ‘amici’ di falso perbenismo e moralismo.