Tante donne si affidano sempre di più alla procreazione assistita, senza certezza alcuna sui risultati. Farà piacere sapere che da oggi è possibile prevedere il successo di una terapia di procreazione assistita nelle donne con problemi di infertilità, grazie alla scoperta di una particolare proteina. La notizia arriva direttamente dal centro per la fertilità ProCrea di Lugano, in collaborazione con l’università di Ferrara, secondo i risultati dell’ultimo studio presentato al 31esimo congresso Eshre di Lisbona.
La proteina in questione si chiama sHLA-G e “sostituisce” la più conosciuta Beta-hCG nell’individuazione della gravidanza. E’ stata infatti evidenziata una correlazione tra i livelli elevati di questa proteina e il successo della terapia nelle donne sottoposte a un trattamento di inseminazione artificiale. Studiando i livelli di sHLA-G è infatti possibile individuare prima la gravidanza in corso e, soprattutto, prevederla attraverso l’analisi del gene corrispettivo HLA-G nei due partner.
Lo studio di ProCrea è stato condotto su 18 donne con problemi di fertilità, delle quali sono stati monitorati i livelli di proteina sHLA-G. E’ quindi emerso che tali livelli era molto alti nelle 6 donne che alla fine sono rimaste effettivamente incinta. Da qui la correlazione tra sHLA-G e successo della gravidanza.
Seguici sul nostro canale Telegram