Avrebbero avuto esito negativo i tentativi della Procura di Arezzo di mettersi in contatto con i due religiosi che il 1° maggio di un anno fa si trovavano in canonica, a Ca’ Raffaello, il giorno in cui secondo il gip, Piergiorgio Ponticelli, padre Gratien Alabi avrebbe ucciso la casalinga 50enne.
Gli inquirenti hanno a tal riguardo necessità di sentire i due confratelli dell’indagato; si tratta di padre Giovan Battista e padre Silvano, che si troverebbero rispettivamente ad Haiti e in Francia, ma che, nonostante le ricerche, risulterebbero irreperibili. I loro ordini religiosi di appartenenza, Famiglia Vincenziana e Canonici regolari Premostratensi, infatti, non avrebbero fornito informazioni utili per la loro localizzazione.
Padre Giovan Battista, che potrebbe essere custode di verità utili per le indagini, non è mai stato interrogato dagli inquirenti in quanto le ricerche di Guerrina iniziarono solo a settembre 2014, quando il religioso se n’era già andato in missione ad Haiti. Padre Silvano, invece, è al centro dell’attenzione degli investigatori per il presunto ricatto ricevuto via Skype da una donna di origini canadesi, la quale in chat lo avrebbe minacciato di diffondere un video segreto di cui il religioso presto sarà chiamato a rendere conto.