Nell’epoca del #MeToo può capitare che il tango, popolare danza argentina, nata nei sobborghi poco raccomandabili di Buenos Aires, in cui è “l’uomo a guidare la donna”, finisca nel mirino delle femministe, che ne chiedono di mutare le regole. L’attivista Liliana Furió, portavoce del “Movimiento feminista de tango”, in un’intervista al Corriere della Sera, ha spiegato che il tango tradizionale prevede “un brusco dominatore” e “un’accondiscendente dominata“. Per questo Furiò ha proposto un codice nuovo, in cui ci si possa invitare a vicenda, e che soprattutto non abbia necessariamente un ballerino maschio a condurre. Il rischio ovviamente è uno solo: che il tango perda la spinta erotica, che ne è alla base, e la passione, che lo ha reso noto in tutto il mondo. Sulla questione è intervenuto Guillermo Mariotto, giudice di Ballando con le stelle, che sul settimanale “Oggi” ha voluto esprimere la sua opinione in merito.
Guillermo Mariotto difende il tango dagli attacchi delle femministe: «Bisogna lasciarlo com’è!»
«Il tango può avere degli aspetti maschilisti, perché è l’uomo che conduce e ci sono passi particolari da eseguire. Ma questo è il linguaggio che si è sempre usato. Anche perché, a sua volta, nel tango la donna ha un linguaggio estremamente seduttivo. Ricordiamoci che l’Unesco l’ha dichiarato patrimonio dell’umanità nel 2009, quindi significa che ha fatto storia!», ha spiegato lo stilista venezuelano, che già in veste di giurato allo show del sabato sera condotto da Milly Carlucci ha manifestato in più occasioni la sua preferenza per il tango. «Ritengo la proposta delle femministe argentine una provocazione. Che comunque può fare bene al tango!», ha detto Guillermo Mariotto, che ha poi aggiunto: «Se emergesse un contro-tango femminista, o anche lgbt, con nuove regole, io sarei d’accordo perché è un ballo che si può evolvere. Ma bisogna lasciare il tango originario così com’è, perché in tanti in tutto il mondo lo ballano in modo standard. Non credo che gli uomini smetterebbero di fare i maschilisti solo modificando le regole del tango!».
«Il tango non è “io sono contro di te”, ma è “io e te facciamo quello che ci piace”»
Per il giurato di Ballando con le stelle la questione “maschilista” è molto più profonda: «La base è l’educazione e lo studio!», ha detto Guillermo Mariotto, che ha concluso: «Se ci saranno nuovi linguaggi di tango, che vanno a sommarsi a quello originario, ben vengano. (…) Sintetizzando: il tango non è “io sono contro di te”, ma è “io e te facciamo quello che ci piace”».