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«Hitler era bisessuale con tendenze sadomaso»: pubblicato un dossier segreto

22/10/2018 17:02

Su Adolf Hitler è stato scritto tutto e il contrario di tutto: dal suo debole per Greta Garbo all’insonnia che lo ha accompagnato per tutta la vita, dall’alito cattivo all’amore incondizionato per i cani. E ancora nelle biografie ufficiali si legge del suo essere vegetariano convinto, delle sue origini ebraiche e del monorchidismo di cui soffriva. 

In queste ore è stato reso noto un dossier di settanta pagine scritte nel 1943 dall’antropologo Henry Field per l’Office of Strategic Services, ovvero “l’antenato” della CIA. Il rapporto finora segreto, intitolato Tratti biografici di Hitler, si basa sulla testimonianza di Ernst Sedgwik Ganfshtengl, amico intimo e collaboratore di Adolf Hitler tra gli anni venti e trenta, poi emigrato negli Stati Uniti. Ganfshtengl racconta dettagli sulla vita privata del Führer: dall’infanzia all’educazione ricevuta, dai gusti musicali alle sue preferenze sessuali. Nel dossier si legge che Hitler, l’uomo più odiato della storia, aveva «inclinazioni sadomasochistiche con tendenze verso l’omosessualità, già nella sua giovinezza». Nè vengono taciuti i nomi di alcuni uomini per i quali il dittatore tedesco avrebbe provato attrazione fisica. Tra i tanti Rudolf Hess, suo braccio destro e compagno di cella dopo il fallito putsch di Monaco nel 1923, il quale collaborò con lui alla stesura del famoso libro Mein Kampf. Rudolf Hess, si legge nel rapporto, era dichiaratamente omosessuale, veniva chiamato con il nome di “Anna Fulein” per la sua «abitudine di vestirsi con abiti femminili».

Stando a quanto riportato nel fascicolo di Henry Field, Hitler era bisessuale con inclinazioni sadomaso. Ganfshtenglal precisa poi come, dal 1910 al 1913, il giovane Adolf abbia vissuto in un ostello maschile a Vienna, «un luogo in cui uomini più anziani venivano a cercare i giovani». Certamente questo fatto deve aver influito molto sulla sua educazione e sulla sua contraddittoria natura. Il duplice orientamento sessuale del capo delle SS rifletteva forse la sua indole debole, incerta e insicura. Henry Field scrive infatti: «La sua vita sessuale è doppia, proprio come le sue opinioni politiche, è sia omosessuale che eterosessuale, un nazista socialista e ardente, un uomo e una donna!».

L’autore del report spiega poi che Hitler amava «osservare i giovanotti«, traendone un «piacere estetico». L’antropologo Field parla anche della fanciullezza di Hitler e racconta di come il padre del futuro Führer fosse un sadico con l’abitudine di picchiare con ferocia i figli, sua moglie ed il cagnolino. Episodi di violenza che certamente hanno segnato la vita del giovane Adolf.

Nel 1972 era stato reso noto un altro rapporto su Hitler The mind of Adolf Hitler, scritto da Walter C. Langer, in cui il dittatore nazista era stato definito «uno psicopatico sull’orlo della schizofrenia con deliri di grandezza e di missione, mischiati ad un delirio di persecuzione che sentiva nei confronti degli Ebrei».