La fotografia di un Paese in ginocchio che vorrebbe rialzarsi ma ha un macigno ancora troppo pesante sul groppone. Cresce l’esercito dei disoccupati, arrivato a contare ormai 2 milioni e 870mila unità (11.1%). La crisi è galoppante, le “involontarie” adesioni al popolo dei senza-lavoro schizzano alla velocità della luce. In un solo mese 93mila disoccupati in più, 664mila i totali nell’ultimo anno con un rialzo che sfiora il 30%.
Picchi record che “rispettano” la parità dei sessi colpendo donne ed uomini. Senza guardare in faccia a nessuno. Gli occupati sono 22 milioni e 930mila, il 56,9%, percentuale di fatto invariata rispetto allo scorso anno. A risentire della congiuntura negativa sono anche e soprattutto i giovani, destinatari di altri numeri “raccapriccianti”. Il tasso di disoccupazione giovanile (fascia di età 15-24) scollina al 36,5%. E’ il più alto dall’inizio delle serie mensili (anno 2004) e di quelle trimestrali (anno 1992).

Ad incidere sul dato è anche il calo degli inattivi. Sono 639mila i giovani a caccia di un posto. Che non per forza è al sole. Di questi tempi “tira” anche la precarietà. Un altro record da citare, ne avremmo fatto volentieri a meno, sono gli ormai 2 milioni e 447mila dipendenti con contratto a termine, ai quali vanno sommati circa 430 mila collaboratori. La classica linea di galleggiamento che ti costringe alla trincea. Un altro esercito, con adepti “forzati”, è quello dei lavoratori part-time. Sono quasi 4 milioni, la metà dei quali “costretta” ad accontentarsi. Guinness, interno, dei primati.
Uno sguardo intorno a noi. A quanto emerge dal rapporto Eurostat nel Vecchio Continente si contano quasi sei milioni di under 25 senza lavoro. Peggio dell’Italia e del suo 36,5% fanno la Spagna (55,9) e la Grecia, capolista con il 57%. Sul fondo della graduatoria, beati loro, i virtuosi. In Olanda solo il 9.8% degli over 88 è senza occupazione. I “colleghi” austriaci sono in linea (8,5), quelli tedeschi primeggiano (solo l’8.1). Lo specchio fedele dei dati generali sulla disoccupazione. Quasi sconosciuta in Austria (4,3), Lussemburgo (5,1) Germania (5.4) e Olanda (5,5), compagna (indesiderata) di stanza in Grecia (25.4) e Spagna (addirittura 26,2). Non siamo i peggiori in Europa. Può valere come consolazione?