Se il ragazzo che vostra figlia ha portato a casa non ispira fiducia o la ragazza di vostro figlio non vi sembra una perfetta donna di casa, non è colpa vostra né loro, ma è una questione di “preservare i geni” della famiglia.
Ad evidenziarlo, una recente ricerca condotta in collaborazione tra l’Università di Bristol (Inghilterra) e l’Università di Groningen (Paesi Bassi) i cui risultati sono stati pubblicati anche sulla rivista “Evolution and human behaviour“. In particolare, sono stati indagati i meccanismi biologici che controllano alcuni comportamenti cosiddetti “protettivi” genitoriali nei confronti della propria prole. Tra i vari studi compiuti, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che l’atteggiamento fortemente valutativo e selettivo dei genitori, nei confronti dei partner dei propri figli, è legato al desiderio di vedere il patrimonio genetico familiare trasmesso ai propri figli, affidato nelle mani di persone ritenute idonee ad assicurare una migliore evoluzione.
Questo atteggiamento coinvolge tutti i figli, indistintamente, e tutti i loro partner (sia che si tratti di avventure estive o di relazioni impegnate). La scelta, quindi di un avvocato piuttosto che di un artista di strada, pur essendo legata ad una posizione sociale, trova radici più profonde: l’avvocato affermato, istintivamente, sembra assicurare più stabilità e certezza di futuro a livello di continuazione della specie (in questo caso familiare).
Un altro aspetto curioso di questa ricerca è che, sempre per gli stessi motivi, i genitori tendono ad essere più legati emotivamente e materialmente a quei figli che sono stati meno fortunati nella scelta del partner, perché ritenuto inferiore dal punto di vista culturale o di condizione sociale.
Insomma, una vera e propria selezione naturale per preservare la specie della “famiglia Rossi”!