Importante ricorrenza quella appena tenutasi negli Stati Uniti e per tutti coloro che furono al fianco e appoggiarono le lotte per l’uguaglianza di Martin Luther King, leader della lotta per i diritti civili, che aveva “un sogno”: superare, una volta per tutte, le barriere razziali che dividevano gli afroamericani dal resto della popolazione americana.
Infatti l’allora Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, il 2 novembre 1983 dopo l’approvazione alla Camera e al Senato, firmò l’atto che istituì ufficilamente in prossimità del 15 gennaio di ogni anno, data di nascita di King, una festività in onore dello stesso attivista.
Tale evento però non ebbe uniforme ed immediata attuazione nell’intero Paese: infatti alcuni Stati lo celebrarono con un nome differente dal “Martin Luther King Day” e, addirittura, due di essi Arizona e New Hampshire si uniformarono a questa tradizione solo nel 18 gennaio 1993. Quest’anno il Presidente Barack Obama ha svolto un ruolo di assoluto rilievo per l’occasione sottolineando quanto nell’intera nazione sia necessario l’assistenza e solidarietà reciproca, come King ha sempre predicato.
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