Twitter, Facebook, Instagram, Vine, Pinterest, Google+, Youtube, LinkedIn, Tumblr, Outlook, SoundCloud, TurboTax, Dropbox, Amazon, Yahoo Mail, Gmail, Bank of America, Slideshare, tutti uniti invitano a cambiare password per contrastare il bug del cuore sanguinante. Il loro invito però non basta, perché chi tenta di giungere alla sicurezza con un semplice cambio può ritrovarsi in seguito con il proprio sito clonato.
McAfee e Symantec hanno creato degli strumenti online gratuiti per poter verificare se un sito risulta ancora permeabile a Heartbleed, mentre Mumsnet (sito per genitori britannici) e l’agenzia delle entrate canadese annunciano di aver perso un’enorme quantità di dati.
Sempre dal Canada arriva la prima notizia di arresto, il ragazzo ha 19 anni, è uno studente modello, figlio di un professore di informatica. Stephen Arthuro Solis-Reyes, il ragazzo arrestato, dovrà rispondere in tribunale di uso malizioso dei dati e di utilizzo non concesso di computer.