“La bellezza salverà il mondo” questa la frase di Fedor Dostoevskij sulla quale si fonda un progetto che si preannuncia come il calendario più necessario del 2014. Parlare di cancro fa paura; la gente, se ne ha la possibilità, usa strani e oscuri sinonimi allo scopo di dribblare l’impatto frontale con una parola che incute timore. Eppure è proprio mediante la conoscenza e la ricerca che si può affrontare con adeguate armature il male del secolo: salviamole e salviamoci dalle nostre paure inconfessate…chi? Le modelle di questo sofisticato calendario, realizzato da dodici giovani e belle donne malate di cancro, si sono avvalse dell’ausilio dei migliori professionisti del settore.
13 donne sottoposte a chemioterapia (sì, 13 perché c’è un mese in più ovvero quello dedicato “alla vita che verrà”) truccate, vestite, acconciate e fotografate da esperti, come il visagista delle dive Renée Bonante e il fotografo Giuseppe Barbato. Renèe Bonante, il make-up artist che ha curato l’immagine delle speciali modelle, da due anni dirige, gratuitamente, una sala trucco all’interno dell’ospedale Pascale, truccando le donne in attesa di terapia grazie all’ausilio del suo prezioso staff, che offre anche consigli su come prendersi cura della pelle durante i cicli di chemio.
Maria, Angela, Roberta, Adele, Loredana, Lorenza, Anna, Nunzia, Sandra, Ida, Claudia, Angelina, Marina hanno fatto da modelle realizzando così il progetto voluto e sostenuto dal Dipartimento Qualità della Vita dell’Istituto dei tumori di Napoli, diretto da Francesco De Falco il quale ha asserito: “Questo è un omaggio che facciamo alle donne coraggiose e vincenti che hanno condiviso con noi i mesi del 2013 che salutiamo come un’avventura fantastica”. La psicologa del Pascale e coordinatrice del progetto, la dottoressa Daniela Barberio, ha specificato l’importanza fondamentale di questa iniziativa in virtù del fatto che: “le donne in chemio tendono a isolarsi. Con questo esperimento abbiamo voluto dimostrare che anche quando c’è la malattia c’è bellezza. La salute va affrontata soprattutto volendosi bene”.