Sant’ Eligio di Noyon è il santo di oggi 1° Dicembre ed è il protettore di fabbri, gioiellieri, numismatici, veterinari. Eligio è un orafo e alto funzionario della corte dei re merovingi; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il nome di Eligio in latino ha in significato di eletto e in ebraico quello di nobile guida. Nelle rappresentazioni sacre Sant’Eligio è rappresentato con il bastone pastorale.
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La vita del santo di oggi 1° Dicembre
Sant’Eligio vescovo nasce a Chàtelat in Francia nel 588 da Eucherio e Terrigia. Eligio viene da una famiglia di umili origini, ma riesce comunque a studiare l’arte dell’oreficeria a Limoges presso il monetiere Abbone. Secondo la tradizione, Clotario II gli ha commissionato un trono consegnandogli l’oro necessario per l’opera ed Eligio ne realizza due: fortemente impressionato dalla sua perizia e dalla sua onestà, il Re lo nomina orafo di corte e maestro della zecca. Sotto il successore di Clotario, Dagoberto I, Eligio ricopre la carica di tesoriere e viene anche incaricato di alcune delicate missioni diplomatiche. Sant’Eligio si dedica incessantemente ad opere di carità in favore dei poveri e dei malati e finanzia il riscatto dei prigionieri. Eligio contribuisce alla costruzione di numerose chiese e nel 632 fonda un monastero a Solignac. Nel 640 Eligio è eletto vescovo della diocesi di Tournai e Noyon e viene consacrato il 13 maggio 641: si dedica così alla conversione dei pagani ancora presenti nella sua vasta diocesi, promuove il culto dei santi di cui scopre alcuni corpi e ne realizza anche i rispettivi reliquiari. Muore a Noyon, 1° Dicembre 660.
Il culto di Sant’Eligio
Dopo la sua morte, Sant’Audoeno scrive la biografia di Sant’Eligio e ispirandosi a questa anche Jacopo da Varagine scrive una sua vita, arricchendola di numerosi episodi desunti da leggende popolari. Sant’Eligio è patrono degli orafi, dei numismatici, dei maniscalchi e dei veterinari. Secondo la leggenda Eligio ha miracolosamente riattaccato la zampa ad un cavallo, infatti in alcune località francesi nel giorno della sua festa si effettua la benedizione dei cavalli. La benedizione dei cavalli legata al culto di Sant’Eligio si effettua anche in Italia, ad esempio a Sciara, nella città metropolitana di Palermo e al Casale del Pozzo di Nocera Inferiore in provincia di Salerno. Sant’Eligio poi è celebrato anche a Sansepolcro, in Alta Valle del Tevere, dove trova spazio nella chiesa di Sant’Antonio Abate, sede sia dell’omonima confraternita che della corporazione degli orafi.
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