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Il santo del giorno 14 marzo: Santa Matilde di Germania

Il santo di oggi, 14 marzo, è Santa Matilde di Germania. Matilde di Ringelheim fu moglie di Enrico I e quindi duchessa di Sassonia e poi regina di Germania. Madre dell’imperatore Ottone il Grande, rimasta vedova divenne monaca nell’abbazia di Quedlinburg, da lei fondata. E’ venerata come santa dalle Chiese cattolica ed evangelica che ne celebrano la memoria il 14 marzo. Il suo nome deriva dall’antico tedesco e vuol dire forte in guerra. Nelle immagini sacre è rappresentata con diversi simboli: corona, globo, scettro, borsa di denaro e modellino della chiesa da lei fondata. Il suo martirologio romano recita: «A Quedlinburg in Sassonia, in Germania, santa Matilde, che, moglie fedelissima del re Enrico, fu insigne per umiltà e pazienza e si prodigò generosamente nell’assistenza ai poveri e nella fondazione di ospedali e monasteri». 

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La vita di Santa Matilde di Germania

Santa Matilde nacque verso l’895 a Engern in Sassonia. Matilde fu affidata alle cure della nonna paterna sotto la cui guida crebbe sana e forte, divenendo una donna bella, istruita e devota. Santa Matilde venne data in sposa a Enrico, detto “l’uccellatore” per la sua passione nella caccia del falco. Dal loro matrimonio nacquero cinque figli, tre maschi (Ottone I, Enrico I e Bruno I il Grande) e due femmine ( Gerberga e Edvige). A causa delle frequenti guerre Enrico si allontanava spesso da casa e sia lui che i suoi sudditi attribuivano le vittorie conseguite alle preghiere ed al coraggio della regina Matilde, che nel suo palazzo conduceva a tutti gli effetti una vita monacale, generosa e caritatevole verso tutti. Nel 936, rimasta vedova, Matilde si spogliò immediatamente di tutti i suoi gioielli rinunciando ai privilegi tipici del suo rango. La regina Matilde conduceva una vita assai austera ed a causa delle sue ingenti elemosine si attirò le ire dei figli: Ottone la accusò infatti di sperperare il tesoro della corona e così Matilde lasciò tutta la sua eredità ai figli e si ritirò nella residenza di campagna ove era nata. Santa Matilde morì il 14 marzo 968 e il suo corpo venne sepolto accanto a quello del marito e subito iniziò la venerazione popolare nei suoi confronti.

L’abbazia di Quedlinburg

L’abbazia di Quedlinburg venne fondata nel 936 su un territorio di proprietà di Santa Matilde. All’abbazia venne concesso il titolo di abbazia imperiale e di essa si sa che era sede di una comunità di figlie non maritate dell’aristocrazia tedesca anche se non viene indicato l’ordine di appartenenza. Esistevano già a quel tempo altre grandi abbazie femminili in Germania, come quella di Herford o di Gandersheim, ma la stessa Santa Matilde volle privilegiare questa struttura divenendone badessa alla morte del marito. L’abbazia divenne nota nel medioevo per i numerosi prodotti d’artigianato che si sviluppavano qui grazie appunto alle monache che vi risiedevano. La chiesa abbaziale, dedicata ai Santi Dionigi e Servazio, è ancora oggi presente e si slancia come un’architettura di stampo romanico. A partire dal 1540 l’abbazia assunse i connotati di un luogo di culto luterano. L’ultima badessa fu Sofia Albertina, principessa di Svezia.

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