Il Santo di oggi, 19 luglio, è Sant’Epafra. Epafra è stato vescovo di Colossi al tempo della predicazione di San Paolo. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il nome Epafra deriva dal greco Epaphus-Epaphrus, il mitico figlio di Giove e di Io, fondatore della città di Menfi. Il significato sembra essere “amato da Epafro”. Nelle immagini sacre il Santo è rappresentato insieme al simbolo del suo martirio, ovvero la palma. Il suo martirologio romano recita: «Commemorazione di Sant’Epafra, che a Colossi, a Laodicea e a Gerapoli molto lavorò per il Vangelo e da san Paolo Apostolo è chiamato carissimo collaboratore nel ministero, compagno di prigionia e fedele ministro di Cristo».
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La vita di Sant’Epafra di Colossi
Sulla vita del Santo di oggi, 19 luglio, non si conoscono moltissime informazioni. Sant’Epafra diffuse il Vangelo fra i suoi concittadini di Colossi. Quando San Paolo era imprigionato a Roma, Epafra si recò da lui portando notizie positive della Chiesa di Colossi. Epafra fece anche presente a San Paolo che l’eresia cercava di penetrare in quelle Chiese e per preservarle dal pericolo fece loro scrivere dall’apostolo. Numerose sono le lettere di San Paolo ai cittadini di Colossi. Infine poiché trascorrevano il tempo insieme anche Sant’Epafra venne imprigionato. È ritenuto il primo vescovo di Colossi e si pensa anche che abbia subito il martirio intorno all’anno 80. Secondo Cesare Baronio Sant’Epafra sarebbe sepolto presso la basilica di Santa Maria Maggiore a Roma: le spoglie sarebbero state portate a Roma da monaci greci al tempo di Leone III Isaurico.
Colossi, la città del Santo del giorno
Colossi era un’antica città della Frigia, sulle rive del fiume Lico, un affluente del fiume Meandro. Era situata a meno di venti chilometri da Laodicea e presso la grande strada che conduceva da Efeso all’Eufrate. Plinio il Vecchio racconta che la lana di Colossi diede il suo nome al colore del ciclamino. Durante l’età ellenistica, la città ebbe qualche importanza come centro mercantile. Non ci sono prove che San Paolo avesse visitato la città prima di scrivere la Lettera ai Colossesi, giacché dice a Filemone che spera di visitarla dopo la liberazione dal carcere. Sembra che Sant’Epafra fosse il fondatore della Chiesa di Colossi. La città decadde forse per causa di un terremoto e presso le sue rovine sorse la città bizantina di Cone.
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