Il Santo di oggi, 19 settembre, è San Gennaro Vescovo. Gennaro è stato un vescovo e un martire cristiano. È venerato come Santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. È il patrono principale di Napoli. Il nome Gennaro deriva dal latino e vuol dire “nato nel mese di Gennaio”. Nelle immagini sacre è spesso raffigurato con il bastone pastorale, simbolo della sua carica ecclesiastica, e con la Palma, simbolo del martirio. Il suo martirologio romano recita: «San Gennaro, vescovo di Benevento e martire, che in tempo di persecuzione contro la fede, a Pozzuoli vicino a Napoli subì il martirio per Cristo».
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La vita di San Gennaro
San Gennaro nacque il 21 aprile del 272 molto probabilmente a Benevento. Il fatto che portò al martirio di Gennaro sarebbe avvenuto all’inizio del IV secolo, durante la persecuzione dei cristiani da parte dell’imperatore Diocleziano. San Gennaro era il vescovo di Benevento e un giorno si recò in visita ai fedeli a Pozzuoli. Il diacono di Miseno, Sossio, amico di Gennaro, fu arrestato per ordine del persecutore Dragonzio, governatore della Campania, lungo la strada che stava percorrendo per recarsi alla visita pastorale ed assistervi. In seguito, Gennaro si recò in visita dal prigioniero, ma, avendo interceduto per la sua liberazione ed avendo fatto professione di fede cristiana, fu arrestato da Dragonzio e condannato ad essere sbranato dai leoni nell’anfiteatro di Pozzuoli. Poiché a causa di un miracolo le belve divennero mansuete, venne condotto nei pressi del Forum Vulcani e decapitato nell’anno 305.
Il culto del Santo del giorno
La venerazione per San Gennaro ha origini antichissime, che risalgono all’epoca del suo martirio o a quella della prima traslazione delle sue spoglie, avvenuta nel V secolo. Secondo la tradizione durante la decapitazione il sangue di San Gennaro venne raccolto e conservato. Sempre secondo la tradizione, il sangue del Santo si sarebbe sciolto per la prima volta ai tempi di Costantino I. Storicamente, la prima notizia documentata dell’ampolla contenente la presunta reliquia del sangue di Gennaro risale al 1389. Oggi le due ampolle, fissate all’interno di una piccola teca rotonda realizzata con una larga cornice in argento e provvista di un manico, sono conservate dietro l’altare della cappella del Tesoro di San Gennaro.
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