Il Santo di oggi, 21 dicembre, è San Pietro Canisio. Pietro Canisio è stato il primo gesuita della provincia germanica. Canisio fu proclamato beato nel 1869 da papa Pio IX e canonizzato nel 1925 da papa Pio XI che lo nominò dottore della Chiesa. Peraltro già papa Leone XIII lo aveva definito il secondo apostolo della Germania dopo san Bonifacio. La sua memoria liturgica cade il 21 dicembre, ma in Germania è ricordato il 27 aprile. Nelle rappresentazioni sacre lo si vede spesso intento nell’arte della scrittura, perchè Canisio oltre ad essere un frate portatore della parola di Cristo era anche uno scrittore.
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La vita di San Pietro Canisio
San Pietro Canisio nacque l’ 8 maggio 1521 a Nimega, nel Sacro Romano Impero. È grazie a ciò che ebbe la possibilità di studiare sia diritto canonico a Lovanio e diritto civile a Colonia. L’8 maggio 1543, giorno del suo 22º compleanno, Canisio divenne l’ottavo membro e il primo tedesco dell’ordine dei gesuiti fondato pochi anni prima. Nel gennaio 1547 San Pietro Canisio venne chiamato dal vescovo di Augusta a partecipare al Concilio di Trento e divenne così teologo del cardinale Truchsess oltre che consigliere del Papa. Pietro fu professore di teologia e in seguito rettore dell’Università di Ingolstadt; fu amministratore della diocesi di Vienna dal 1554 al 1555. Nel contempo egli svolse un’intensa attività controriformistica nella Germania meridionale con la piena fiducia sia dell’imperatore Ferdinando I sia di papa Gregorio XIII. Il suo catechismo, che apparve nel 1555 sotto il titolo Summa Doctrinae Christianae, fu pensato come una risposta a Martin Lutero e fu ristampato, soltanto nel periodo in cui Canisio visse, ben 200 volte. Nei suoi ultimi anni San Pietro Canisio fondò in Svizzera a Friburgo nel 1580 il collegio Sankt Michael, che fu poi trasferito a Feldkirch e infine a St. Blasien nella Foresta Nera. Alla sua morte avvenuta il 21 dicembre 1597 fu sepolto nella chiesa universitaria di Friburgo Sankt Michael.
San Pietro Canisio e il suo lavoro da scrittore
San Pietro Canisio fu per buona parte della sua vita a contatto con le persone socialmente più importanti del suo tempo ed influenzò in maniera particolare la politica del tempo con i suoi scritti. Pietro fu editore delle opere di san Cirillo d’Alessandria e di san Leone Magno, delle Lettere di san Girolamo e delle Orazioni di san Nicola della Fluë. Pubblicò libri di devozione in varie lingue e le biografie di alcuni santi svizzeri. I suoi scritti più diffusi furono i tre Catechismi composti tra il 1555 e il 1558. Il primo Catechismo era destinato agli studenti in grado di comprendere nozioni elementari di teologia; il secondo ai ragazzi del popolo per una prima istruzione religiosa; il terzo ai ragazzi con una formazione scolastica a livello di scuole medie e superiori. Solo nel tempo della sua vita le edizioni di questo Catechismo furono duecento. E centinaia di edizioni si sono succedute fino al Novecento. Così in Germania, ancora agli inizi del Novecento, la gente chiamava il Catechismo semplicemente il Canisio.
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