Il santo di oggi, 4 luglio, è Sant’Elisabetta di Portogallo. Isabella d’Aragona, conosciuta come Sant’Elisabetta, è stata regina consorte del Portogallo e dell’Algarve dal 1282 al 1325. Fu canonizzata nel 1625 ed è venerata come santa dalla chiesa cattolica. Il nome Elisabetta deriva dall’ebraico e vuol dire “Dio è il mio giuramento”. Il suo martirologio romano recita: «Santa Elisabetta, che, regina del Portogallo, fu esemplare nell’opera di pacificazione tra i re e nella carità verso i poveri; rimasta vedova del re Dionigi, abbracciò la regola tra le monache del Terz’Ordine di Santa Chiara nel cenobio di Estremoz in Portogallo da lei stessa fondato, nel quale, mentre era intenta a far riconciliare suo figlio con il genero, fece poi ritorno al Signore».
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La vita di Sant’Elisabetta di Portogallo
Sant’Elisabetta nacque a Saragozza il 4 gennaio del 1271 dal re di Aragona Pietro III il Grande. Isabella andò in sposa nel 1282, al re Dionigi del Portogallo. Gli ultimi anni di regno del marito Dionigi furono difficili sia per la malattia che per il comportamento dell’erede al trono, il futuro Alfonso IV, che si ribellò, minacciando di fare guerra al padre. Lo scontro fu evitato grazie ad Isabella che, nell’ottobre del 1323, si mise tra i due eserciti già schierati in ordine di battaglia, ad Alvalade, alla periferia di Lisbona. Secondo la tradizione al passaggio della regina una barriera luminosa divise i due eserciti. Morto il marito nel 1325 Sant’Elisabetta donò tutti i suoi averi ai poveri e ai conventi. Dopo fatto ciò diventò francescana del terzo ordine. Trascorse il resto della sua vita nel monastero delle clarisse a Coimbra, fatto costruire da lei stessa. Morì a Estremoz nel 1336.
Il culto del Santo di oggi
Sant’Elisabetta di Portogallo è considerata un esempio di carità cristiana perché si occupò dei malati di Lisbona. La sua santificazione venne richiesta dopo aver scoperto nel 1612 il suo corpo completamente intatto. Già nei primi tempi dopo la sua morte moltissimi fedeli iniziarono diversi pellegrinaggio presso la sua tomba. Secondo la tradizione Sant’Elisabetta compì svariati miracoli. Nel 1625 papa Urbano VIII la dichiarò Santa. Un elemento che la caratterizza nelle rappresentazioni sacre è il rosario. Santa Isabella è co-patrona dal 1819 della diocesi di San Cristóbal de La Laguna nelle Isole Canarie.
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