Stanno per celebrare la loro unione civile Eva Grimaldi ed Imma Battaglia che, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato la loro relazione e le difficoltà che in un paese come l’Italia una coppia di omosessuali è ancora costretta ad affrontare. Anche se – dice la Battaglia – tante cose sono cambiate rispetto al passato, rispetto agli anni in cui lei, appena ventenne, si accorse di provare attrazione per un’amica. “Quando in un Paese gli striscioni di dissenso vengono rimossi in malo modo, è giusto esibire l’amore, la relazione come chiaro messaggio politico di dove ci collochiamo” – dichiara Imma Battaglia, da nove anni al fianco di Eva Grimaldi.
Imma Battaglia si confessa: «Sentivo emozioni fortissime, ma ne avevo paura»
In merito alla relazione con l’attrice veronese, Imma Battaglia racconta: “L’unione civile? Ci siamo arrivate da due strade completamente diverse. Sicuramente il punto di partenza comune è quello di amarci e stare bene insieme. […] Eva e io stiamo con i diritti civili, il diritto alla casa, al lavoro, il diritto all’amore rispettato”. Ma ripercorrendo la sua storia, Imma non ha potuto contare sulla serenità di oggi: “Avevo vent’anni, era l′80, ero all’Università. Avevo un fidanzato, ma mi ero accorta di essere innamorata come una teenager, di un’amica con cui studiavo matematica. […] Vivevo a Portici e non conoscevo nessun omosessuale. Sentivo queste emozioni fortissime, ma ne avevo paura come ne aveva lei”.
Imma Battaglia Eva Grimaldi, la vittoria più grande è l’amore della mamma
Un timore che oggi Imma Battaglia, forte del sostegno della mamma, ha potuto mettere da parte: “Nelle grandi città i Millennials non hanno più bisogno di dichiararsi. Allora era tutto più difficile. […] La più sorprendente è mia mamma: perché ha 89 anni. Abbiamo vissuto tante cose insieme. Dal rifiuto che aveva all’inizio fino ai gesti di oggi: mamma ama Eva più di ogni altra cosa e ci augura felicità”.