E’ allarme in numerose spiagge italiane, come quelle del Salento, dove l’impetigine ha già colpito diversi bambini. Mentre cresce la preoccupazione dei genitori, è fondamentale informare adeguatamente su questa finora sconosciuta infezione cutanea, non soltanto per prevenirla ma anche per curarla in maniera adeguata. Per farlo riportiamo qui i preziosi consigli diffusi dall’Ospedale Bambin Gesù di Roma e indirizzati ai genitori alle prese con bambini colpiti da impetigine.
La pulizia e la cura del corpo sono l’arma più efficace contro l’impetigine, sia prima sia durante l’infezione. E’ infatti opportuno detergere accuratamente la cute del bambino prima di ogni medicazione e tagliare regolarmente le unghie del bambino. L’impetigine si manifesta con la comparsa di bolle e vescicole dal contenuto sieroso, le quali devono essere prima curate con terapia topica, con ricorso ad una crema apposita, per poi passare soltanto dopo alla terapia sistemica con antibiotico. E’ importantissimo non sostituire una terapia con l’altra o invertirne il ricorso.
I medici del Bambin Gesù di Roma suggeriscono poi di educare il piccolo a non rimuovere le croste, evitando che si gratti di continuo complicando l’infezione. Si consiglia invece ai genitori di rimuovere delicatamente e gradualmente le croste dopo il trattamento. Tra le indicazioni, è opportuno non eccedere nella quantità di pomata o crema da applicare e bendare le vescicole lesionate per evitare la diffusione dell’infezione e ridurre il contagio ad altri bambini. Cosa più importante: seguire le indicazioni del proprio medico, evitando trattamenti fai da te, ed effettuare il trattamento in maniera costante.
Photo credit: talitha_it/Shutterstock