Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani s’incontreranno, molto probabilmente giovedì. Dopo l’inutile tentativo del presidente del consiglio incaricato Bersani e la quasi grottesca vicenda dei dieci saggi, dopo il ‘”Facciamo presto, stiamo perdendo tempo” di Matteo Renzi che strizza l’occhio al Pdl. Dopo l’apertura di Franceschini al Pdl è proprio Silvio Berlusconi a prendere la parola con una frase che (con rispetto parlando e le dovute proporzioni) fanno tornare in mente certe ‘convergenze parallele’ di tanti anni fa.
Berlusconi ha preso la parola e al tg che ama (ampiamente ricambiato) di più, il TG4, ha dichiarato: “Bersani si è finalmente reso disponibile ad incontrarmi anche non è ancora stata stabilita una data”. Il signor B. ha poi soggiunto: “La mia posizione e quella del Pdl è chiara: vogliamo garantire un governo al Paese in modo da adottare provvedimenti urgenti in grado di rilanciare l’economia”.
Prove di accordo ? O come dicono i Grillini prove di inciucio? Di certo qualcosa nel panorama politico sta cambiando. E’ in rapida evoluzione. Ma come prenderanno un possibile accordo con Berlusconi gli elettori del Pd provenienti dall’ala sinistra?
Vendola ha spesso ripetuto di non accettare l’ipotesi di un patto con il Pdl. E il Movimento 5 Stelle? Dopo l’impasse delle ripetute non decisioni, riuscirebbe nel suo intento: far cuocere nel suo brodo la politica tradizionale per poi andare a riscuotere alla cassa ulteriori consensi alle prossime elezioni. Già, perché il Governissimo al momento è solo un’ipotesi, ma già qualcuno si chiede quanto potrà durare un eventuale accordo tra Berlusconi e la sinistra.