L’influenza 2016/2017 sta per entrare nel suo picco massimo, previsto tra fine dicembre e inizio gennaio. Fino a questo momento sono stati registrati circa mezzo milioni di contagi. Come hanno previsto gli esperti, quest’anno l’incidenza è sensibilmente più alta e molti si aspettano cifre fino a 6 milioni di italiani a letto. Solo tra novembre e primi di dicembre erano già 120 mila le persone a letto; secondo i dati inviati dai pediatri di famiglia e medici, i casi si attestano sui 1,89 ogni 1000 persone.
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Le regioni dove l’influenza sta contagiando di più sono Piemonte, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e provincia autonoma di Trento. Nonostante siano in commercio già da ottobre tutti i tipi di vaccino utili contro i ceppi virali di quest’anno, solo un anziano su due si è vaccinato. Ricordiamo, inoltre, che tra le categorie a rischio ci sono: bambini sotto i 6 anni, donne al terzo mese di gravidanza, anziani sopra i 65 anni e soggetti con altre malattie, come tumori, insufficienza renale, problemi cardiaci. I sintomi tipici dell’influenza 2016/2017 sono: mal di gola, mal di testa, tosse, spossatezza, dolori articolari e muscolari, febbre alta, vomito, nausea e diarrea.
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Il picco è previsto entro Natale, ma solo il 55% degli anziani sopra i 65 anni si è vaccinato. Secondo Marco Mangheri, direttore di HappyAgeing, a far desistere le persone a rischio è soprattutto la disinformazione e le errate convinzioni sui possibili rischi di una vaccinazione, che fino a questo momento non hanno mai trovato riscontro scientifico: “Circolano convinzioni infondate, in particolare a pesare è la bassa percezione del rischio di effetti collaterali“. Tra i rimedi utili, oltre al vaccino, vi è la corretta alimentazione: dunque consumare molta frutta e verdura, bere acqua e bevande calde. Se si deve uscire, meglio utilizzare un abbigliamento a strati, in modo tale da evitare gli sbalzi di temperatura, inoltre è bene areare i locali almeno una volta al giorno e lavarsi spesso le mani.
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