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Intervista allo chef Alberto Bertani del ristorante QB Duepuntozero di Salò

09/12/2018 19:33 - Aggiornamento 09/12/2018 19:35

Sul porto della Sirena, sul lungolago di Salò, Lago di Garda, si racconta la cucina dello chef Alberto Bertani, patron insieme alla compagna Irene Agliardi, del ristorante QB Duepuntozero.
In una location di design, con splendida vista sul porto, lo chef Alberto Bertani, originario di Gargnano, uno dei borghi più caratteristici della “Riviera dei Limoni”, porta in tavola una proposta gastronomica essenziale, concreta, calibrata ed equilibrata. I suoi piatti raccontano i profumi, i sapori e i colori del Lago di Garda. La semplicità di ingredienti ricchi trovano la loro massima espressione in creazioni leggere e armoniose.

Quale è la sua idea di cucina?
«La mia cucina è rispetto della materia prima ed esaltazione della stessa. Pochi ingredienti che si devono distinguere all’ interno del piatto. Una cucina che mi piace sempre definire semplice, genuina e che arriva dritta al cuore».

Quanto sono importanti i prodotti del territorio, quindi del Lago di Garda, nei suoi piatti?
Direi fondamentali! Viviamo in un paradiso a livello di microclima; Abbiamo agrumi, capperi, olive erbe spontanee e, nel raggio di pochi km dal lago, trovi montagna, la collina e la pianura. Nei miei menù non mancano mai i capperi di Gargnano (raccolti dal mio babbo e messi sotto sale da mia mamma), gli agrumi di famiglia e anche l’olio EVO. Ovviamente importantissimo il pesce di lago, spesso protagonista dei miei piatti, e i formaggi delle valli.

Ha un piatto che le ricorda l’infanzia?
«Un piatto che mi ricorda l’infanzia sono sicuramente gli “Gnocchi al pesto di mia madre”. Veramente deliziosi. Usava solo le prime cinque foglie del basilico per fare il pesto. Una bontà!»

Ha un piatto che racconta di lei?
«Più che un piatto che racconta me, ho un piatto che racconta il mio Lago e il territorio circostante che ho messo realizzato per un evento che si è tenuto qualche anno fa nel Golfo di Salò, la Garda Cooking Cup.
Una regata dove ogni equipaggio aveva un cuoco abbinato che durante la gara cucinava.
Il piatto realizzato è stato la “Tartare di coregone, limoni confit, capperi di Gargnano, sabbia alla salvia e gelatina al chiaretto bio della Valtenesi”».

Progetti futuri?
«Progetti futuri? Spero di continuare a crescere personalmente e professionalmente e portare il ristorante QB Duepuntozero sempre più in alto».

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