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Intervista: Viola Graziosi e Graziano Piazza in scena a Roma

20/12/2015 14:32

“… è la più bella versione europea del mio testo, lo spettacolo che più rispetta i nostri intenti…e mi ha sorpreso per le soluzioni …” questo ha detto Theodor Holman al Teatro Vascello di Roma per la prima nazionale di Intervista, l’adattamento teatrale dell’omonimo film di Theo Van Gogh, regista olandese assassinato nel 2004, lo stesso giorno della morte di Pier Paolo Pasolini, da un fondamentalista islamico per il cortometraggio Submission, un cortometraggio che denunciava la posizione d’inferiorità della donna araba. Ecco perché l’invito è di passare questa sera, domenica 20 dicembre 2015, al Teatro Argot Studio in Via Natale del Grande 27 a Roma per vedere Viola Graziosi, che per tale spettacolo ha vinto il Premio “Adelaide Ristori” come miglior attrice del Mittelfest 2013, e Graziano Piazza.

Di cosa si tratta? Lo spettacolo racconta l’intervista ad una famosissima Star di soap opera, di nome Katia, che viene messa ‘sotto accusa’ dal giornalista politico Pierre Peters mandato, contro voglia, ad intervistarla la sera della caduta del governo. Katia e Pierre si incontrano e si scontrano. Insomma un disastro. Nessuno pare aver realmente voglia di parlare con l’altro e rapidamente ne nasce una vera e propria battaglia spietata dove verità e menzogna si intrecciano fino a diventare quasi indissolubili, fino a farne sparire i confini e dando modo a tutti di non capire più nulla. Lui, il giornalista, porta i segni di una realtà cruda e cruenta, lei, attrice di soap, porta, invece, la tangibilità dell’effimero e del costruito. Le tette finte e la capacità di piangere a comando si scontrano con i fatti nudi e crudi ma i pregiudizi permangono e nessuno pare voler uscire dal proprio guscio.

In Intervista Viola Graziosi e Graziano Piazza portano in scena, cioè, la lotta del giornalista che si affaccia in un nuovo mondo e tenta di esplorare il territorio femminile così come solitamente esplora i territori di guerra, e dell’attrice, che, alle domande, e ai modi rudi di lui risponde con le armi della seduzione andando a scardinare le più oscure realtà. La filosofia al silicone batte il pensiero razionale? Forse sì perché l’importante è non avere verità assolute, non essere rigidi, non rimanere statici, ma accogliere il cambiamento, accogliere gli altri pensieri senza pregiudizi e ritrovare una capacità di amarsi e amare gli altri.