Domenica sera Trevius Williams, 16 anni, esce di casa per andare a comprare il pane; in atto la festa di compleanno di suo fratello 22enne, tutta la famiglia lo saluta distrattamente convinta di rivederlo dopo pochi minuti. Sulla strada per il supermercato, a Jacksonville in Florida, l’adolescente viene investito da un 19enne: l’urto uccide Trevius che resta sulla strada in una pozza di sangue. Il guidatore, al posto che prestare soccorso, scatta una foto al cadavere e torna a casa.
Nel giro di pochi minuti i profili Facebook, Twitter e Instagram del diciannovenne mostrano in evidenza la foto del giovane cadavere con la scritta: “Ho ucciso un uomo, Rip“, sul profilo Fb, mentre su Twitter compare “Ho appena ucciso un uomo…“. Pesantissimo affronto per i familiari di Trevius, il commento della madre della vittima non si è fatto attendere: “Già è difficile accettare che il mio bambino sia stato lasciato solo come un cane in una pozza di sangue. Se poi penso che questo ragazzo, oltre a uccidere mio figlio, ha scattato quelle immagini e le ha pubblicate on line mi sento ancora peggio. Chi fa questo? Deve essere una specie di mostro. Nessuno merita un trattamento del genere.”
Il diciannovenne è in carcere, al momento non sono note le condizioni in cui versava nel momento in cui era alla guida: non è chiaro se fosse sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti. La madre di Trevius insiste su questo punto chiedendo riscontri in merito.