Un’autobomba è esplosa nel centro di Istanbul, in Turchia, nei pressi dello stadio del Besiktas di Istanbul, il Vodafone Arena. Secondo quanto diffuso dai servizi di sicurezza sono rimasti uccisi 13 poliziotti. In un primo bilancio fatto dal ministero dell’Interno turco c’era scritto che le vittime erano 20 e i media locali avevano ripreso la notizia, ora si parla di 13 morti e forse di un’altra esplosione vicino a piazza Taksim. Mentre si parla di decine di feriti.
La Cnn turca ha spiegato che l’ordigno è esploso due ore dopo la partita per il campionato turco del Besiktas con il Bursapor, in un punto in cui di solito si schierarono gli agenti di polizia in assetto antisommossa. Sul Web si legge anche la notizia che sarebbero stati sentiti colpi d’arma da fuoco.
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Tra le prime ipotesi che si fanno strada, secondo il sito Stratfor, sarebbero resposabili uomini dell’Isis o estremisti del Tak, scissionisti del Pkk dal lontano 2014. Al Tak sono stati addebitati altri due attentati perpetrati ad Ankara, il 28 febbraio scorso in cui restarono sul terreno 28 vittime e a marzo in cui si contarono 37 morti. Dopo quest’ultimo attentato a Istanbul, il consiglio supremo turco di controllo ha vietato che si diffondessero notizie sull’accaduto, come avviene ormai di consuetudine dopo ogni attentato.
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