Dopo l’esordio vincente contro la Spagna, gli Azzurrini di Gigi Di Biagio sono tornati in campo al Dall’Ara di Bologna per la seconda partita agli Europei Under 21. Avversario di turno la Polonia. L’Italia attacca a testa bassa per tre quarti di partita ma viene punita da Bielik, nell’unica vera occasione costruita dagli avversari. Italia-Polonia termina cosi 0-1.
L’Italia parte subito forte, con Orsolini che imperversa sulla fascia destra, cercando spesso l’uno contro uno e la discesa. Il primo sussulto arriva già al 3′ minuto con Chiesa, già autore di due gol all’esordio, che prova a siglare la sua terza rete nel torneo. Gli Azzurrini giocano i primi minuti nella metà campo della Polonia, con i ragazzi di Michniewicz che si difendono in nove dietro la linea di centrocampo. La Nazionale spinge ma è imprecisa, con molti cross che attraversano l’area difesa da Grabara. Al 21′ ci prova anche Pellegrini, ma il suo tiro finisce alto sopra alla traversa. Si scatena ancora Chiesa che imperversa sull’out di sinistra: al 26′ ancora un occasione per il gioiellino della Fiorentina ma la palla anche in questo caso non varca la linea di porta. Passano i minuti e l’occasione più ghiotta è sui piedi di Mandragora, liberato al tiro da un’ottima azione di un indemoniato Chiesa, ma la sua conclusione si spegne a lato del palo. L’Italia spinge a testa bassa, macina occasioni, senza tuttavia concretizzare la manifesta superiorità. E così come sempre nel calcio è la Polonia, più cinica, a sfruttare l’unica occasione: fallo di Barella al limite, punizione e girata vincente di Bielik che sugli sviluppi del calcio piazzato batte un incolpevole Meret, che tocca ma non riesce a fermare il pallone. Italia – Polonia 0-1. Gli Azzurrini non demordono e continuano la manovra offensiva, arrivando al gol del pareggio con l’idolo di casa Orsolini: l’ala rossoblu scarta due avversari e poi di sinistro batte Grabara sul suo palo, con il pallone che incoccia il legno e poi gonfia la rete. L’arbitro però annulla la rete, per fuorigioco dello stesso Orsolini, servito al di là della linea dei difensori polacchi. Il direttore di gara consulta anche il VAR che conferma la situazione di fuorigioco. Un offside davvero millimetrico. Le squadre vanno così negli spogliatoi sul punteggio di 1-0 a favore della Polonia.
Al ritorno in campo, subito un cambio per Gigi Di Biagio che getta nella mischia Moise Kean al posto di Riccardo Orsolini, tra i mugugni del Dall’Ara. L’occasione di pareggiare è ancora sui piedi di Pellegrini ma la sua girata finisce alta. Primo cambio per la Polonia, dentro Michalak, fuori Jagiello. Risponde anche Di Biagio che si gioca la carta Tonali al posto di uno spento Mandragora. Il copione è quello già visto nel primo tempo: l’Italia attacca a testa bassa e la Polonia prova ad alleggerire il pressing in contropiede. Gli Azzurrini dominano il campo ma mancano sempre di cinismo e precisione. Così il tempo passa e il punteggio rimane sempre a favore degli avversari. Al 74′ un legno ferma Pellegrini che dalla distanza tenta di sbloccare il risultato con un colpo da biliardo. Proteste un minuto dopo per un presunto fallo in area su Cutrone, con l’arbitro che lascia proseguire. Il tempo scorre sul cronometro e l’Italia non riesce